I risultati dell’autopsia di Julen
Il piccolo Julen è volato in cielo lo stesso giorno in cui è caduto
Ieri vi abbiamo informato delle prime supposizioni sull’autopsia del piccolo Julen. Le più famose testate giornalistiche spagnole, avevano riportato, secondo fonti vicine alle indagini, che il corpicino del bambino presentava diverse contusioni, dovute a più impatti contro la dura parete del pozzo.
La supposizione è stata oggi confermata: “trauma encefalico importante e molteplici traumi compatibili con la caduta”. L’autopsia è stata effettuata da cinque esperti di medicina legale. Julen è morto sul colpo. Il piccolo è caduto in piedi, con le braccia alzate. “La posizione del corpo determina che si è trattato di una caduta libera, veloce, fino a 71 metri, il livello in cui è stata trovato”, ha dichiarato il delegato del governo dell’Andalusia, Alfonso Rodriguez Gomez de Celis. “Ci sono stati esami preliminari, ma le carte dei risultati dell’autopsia, saranno trasferite direttamente al giudice”, ha concluso. Il delegato ha anche dichiarato che il pozzo è stato momentaneamente chiuso con una lamiera d’acciaio di 600 kg e che l’intento adesso è quello di riempire e di sigillare, il pozzo e il tunnel scavato, ma per farlo, occorre l’autorizzazione giudiziaria.
La triste storia del piccolo Julen, ci ha fatto sperare, per giorni e giorni, che potesse essere vivo, ci ha fatto sperare in un miracolo, ma il bambino, purtroppo, è morto lo stesso giorno della caduta.
Oggi avranno luogo i funerali, nella città dove Julen viveva con la sua famiglia, nel quartiere El Pablo, Malaga.
Ricordiamo che questi due genitori, nel 2017, hanno perso Oliver, che allora aveva tre anni. Il fratellino di Julen (quest’ultimo aveva solo pochi mesi) è morto, improvvisamente e inaspettatamente, mentre camminava con la sua famiglia, lungo la spiaggia. Ha smesso di respirare e si è accasciato a terra. Un arresto cardiaco.
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