I sospetti degli inquirenti sulla nonna di Ryan, il bimbo percosso dal nonno acquisito
I sospetti degli inquirenti sul ruolo della nonna di Ryan, il bimbo di 6 anni picchiato e ridotto in fin di vita dal nonno acquisito
Al momento sono in corso tutte le indagini per la triste vicenda del piccolo Ryan, il bimbo di 6 anni percosso dal compagno della nonna. Gli inquirenti per ora si stanno anche concentrando sul coinvolgimento della donna, che quando si sono consumati i fatti, era proprio in quella casa.
Ci sono molte domande a cui gli agenti, la Procura, ma soprattutto i familiari del piccolo cercano risposte. Il movente anche sembra essere poco chiaro.
Era il 19 dicembre scorso, quando i genitori per andare a lavoro, hanno lasciato i loro due bambini a casa della nonna paterna, che si trova a Ventimiglia. Lo avevano sempre fatto e non era mai accaduto nulla.
Tuttavia, in quella giornata il padre riceve una chiamata dalla signora, che gli dice che il figlio era scomparso. Lo ritrovano poco tempo dopo sotto al condominio, ormai in condizioni disperate.
I due signori dicono al papà Simone che forse lo aveva investito un’auto pirata. Però è solo pochi giorni dopo che il compagno della nonna decide di confessare tutto. È stato lui a picchiarlo, usando anche il bastone di una tenda.
Il movente su questo straziante pestaggio è ancora poco chiaro. L’uomo di 75 anni ha detto agli inquirenti che lo ha fatto perché il bimbo gli stava dando fastidio mentre lui stava spostando i mobili.
I sospetti sulla nonna del piccolo Ryan
Tuttavia, gli inquirenti al momento si stanno anche concentrando sulla nonna. Questo perché vogliono capire proprio che ruolo abbia avuto durante i minuti in cui si stava consumando il pestaggio.
La domanda degli agenti è, come può non aver sentito le urla strazianti del nipote? Inoltre, in tanti si domandano come mai il bimbo sia fuggito di casa scalzo e con la febbre, invece di andare da lei a chiedere aiuto?
Le risposte a tutti questi dubbi arriveranno proprio in queste ultime ore, dalle indagini da parte delle Procura. I due signori sono al momento iscritti sul registro degli indagati, per due reati differenti, ma sono entrambi a piede libero.
Ci saranno ulteriori aggiornamenti sull’accaduto.