Il commovente abbraccio al funerale di Giulia Cecchettin: l’uomo che ha perso una figlia e quello che gliel’ha ritrovata

Anche lui ha una figlia di nome Giulia, ora è piccola ma diventerà una ragazza come Giulia Cecchettin: le parole commoventi del volontario

Un commovente abbraccio durante la celebrazione del funerale di Giulia Cecchettin, immortalato dalle telecamere. Papà Gino e il volontario che ha trovato il corpo senza vita della 22enne, morta per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta.

papà di Giulia Cecchettin e il volontario
Credit photo: Tg 3

In un video del Tg3, mentre la bara veniva portata a spalla nella chiesa, le telecamere hanno ripreso il volontario che si avvicina al papà di Giulia Cecchettin e che lo abbraccia in modo commovente. È stato proprio lui a fare la drammatica scoperta e a trovare il corpo della 22enne, straziato dalle coltellate, insieme a un collega e al loro cane specializzato.

papà di Giulia Cecchettin e il volontario
Credit photo: Tg 3

Antonio Scarongella, questo il suo nome, ha raccontato di quello straziante momento alle telecamere del telegiornale. Ecco le sue parole:

Ci siamo lasciati andare alle lacrime. Ho visto che c’erano dei sacchi neri, aperti, che occultavano la cavità. Ho una figlia che si chiama Giulia di 5 anni e quindi a maggior ragione mi fa ancora più male, perché penso che una cosa del genere potrà succedere anche a lei.

papà di Giulia Cecchettin e il volontario
Credit photo: Tg 3

Un motivo personale, che gli ha fatto prendere ancora più a cuore il ritrovamento della 22enne. Anche lui ha una figlia di nome Giulia. È piccola, ha ancora 5 anni, ma diventerà una ragazza come lei. Ed per questo che il volontario, attraverso il parroco, ha chiesto quell’abbraccio a Gino Cecchettin. Entrambi ne avevano bisogno. L’uomo che ha perso una figlia e l’uomo che gliel’ha ritrovata.

Io pensavo di chiudere il cerchio, ma in realtà il cerchio non si chiude. Tutte le volte che torno a casa e c’è Giulia che mi corre incontro, come faccio a non pensare a Giulia Cecchettin? È impossibile.

Anche il suo collega ha speso qualche parole ai microfoni dei giornalisti. Si è mostrato provato, ha spiegato che anche loro sono uomini con dei sentimenti e non sono macchine da lavoro. E quel ritrovamento li ha segnati profondamente.