“Il dolore aumenta ad ogni nuovo dettaglio sul delitto!” Parla il legale dei genitori di Giulia Tramontano

Il legale dei genitori di Giulia Tramontano, ha spiegato quali sono le condizioni attuali dei due genitori e di ciò che stanno vivendo

Hanno sempre scelto di rimanere in silenzio i familiari di Giulia Tramontano, ma il loro legale, intervista da un quotidiano, ha spiegato quali sono le loro condizioni attuali, visto ciò che hanno subito. A breve potrebbe anche iniziare il processo per il barman 30enne.

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Alessandra Impagnatiello progettava di mettere fine alla vita della compagna ed al bimbo che portava in grembo, già da mesi. Non voleva questo bambino e stava mettendo in atto un piano.

I suoi progetti però, non sono andati avanti come sperava. La sera del 27 maggio scorso, è proprio lui con circa 37 fendenti a commettere il delitto della sua compagna, che era incinta al settimo mese.

I familiari di Giulia, ha sempre scelto di rimanere in silenzio e di portare avanti il loro dolore con dignità. Il loro legale, Giovanni Cacciapuoti, intervistato da Fanpage.it, ha dichiarato:

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Attendiamo adesso le determinazioni della Procura, che dovrebbero essere quelle della richiesta di giudizio immediato. Verosimilmente, si svolgerà con la contestazione dell’aggravante delle premeditazione nei confronti di Impagnatiello.

Secondo quanto emerso infatti, il proposito omicidiario verso Giulia sarebbe nato molto tempo prima del delitto e messo in pratica con tentativi sempre diversi, a differenza di quanto ritenuto in sede di convalida del fermo.

Lo strazio dei genitori di Giulia Tramontano per i dettagli del delitto

Alessandro Impagnatiello infatti stava cercando di avvelenare la compagna da diversi mesi. Dall’autopsia è emerso infatti che nel corpo c’erano elevate concentrazioni del veleno per topi trovato in casa.

Inoltre, il 30enne poco dopo il delitto, ha cercato prima di bruciare il corpo nella vasca da bagno e poi nel box auto. Alla fine, da alcune immagini mandate in onda da Quarto Grado lo si vede 3 giorni dopo con l’auto, mentre va a nascondere il corpo dietro a dei box, a circa 400 metri dalla casa.

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Il legale nel concludere la stessa intervista, ha detto: “La famiglia di Giulia fin dai primi momenti ha scelto di affrontare il dolore nel silenzio. Un dolore aumentato man mano che sono emerse tutte le novità investigative!” Nel caso in cui ad Impagnatiello vengano contestate le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, rischia la pena dell’ergastolo.