Il dolore del padre di Kevin Laganà, l’operaio di Brandizzo: “Abbraccerò la bara senza sapere cosa c’è dentro”

La Procura ha deciso che le bare dei cinque operai usciranno dall'obitorio già chiuse: il dolore del padre di Kevin Laganà

Non solo il dolore di aver perso i propri familiari nell’incidente di Brandizzo, ma nemmeno la possibilità di poterli vedere un’ultima volta. La Procura di Ivrea ha stabilito che le bare dei cinque operai che hanno perso la vita investiti dal treno, dovranno uscire dall’obitorio già chiuse.

dolore padre kevin laganà

Ad esprimere il proprio dolore, è stato il papà di Kevin Laganà, l’operaio più giovane e l’autore del video che si è diffuso sul web subito dopo la tragedia. Il giovane ha ripreso gli ultimi minuti prima dell’arrivo del treno e la voce dell’addetto Rfi mentre da l’ok ai suoi dipendenti per iniziare i lavori, nonostante non avesse ricevuto il nullaosta dalla stazione. C’era un treno in ritardo e avrebbero dovuto aspettare il passaggio. “Se dico treno, andate da quella parte”.

Quel treno è però arrivato ed ha investito i cinque operai. Il papà di Kevin Laganà non riesce ad accettare il fatto di dover salutare la bara chiusa di suoi figlio, senza sapere cosa ci sia dentro.

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Le parole del papà di Kevin Laganà

Come fa un padre ad accettare di abbracciare la bara di suo figlio senza nemmeno sapere cosa c’è dentro?

I funerali dei cinque operai verranno celebrati tra oggi e il 30 settembre. La Procura, visto ciò che è rimasto dei corpi, ha firmato il nullaosta per far consegnare le bare ai familiari, ma con la direttiva che il feretro dovrà uscire dall’obitorio già chiuso. E dovranno pensarci gli agenti della polizia scientifica e gli operatori delle onoranze funebri.

cinque operai investiti treno

C’ho sperato, avevo chiesto: ‘Almeno fatemelo vedere. Un solo bacio, una carezza…’ È una cosa che non mi entra nella testa. Abbiamo aspettato un mese, contavo di riportarlo a casa, stare un po’ con lui almeno un giorno. Parlargli. E invece rimarrà lì dov’è e io potrò stare davanti alla sua bara soltanto il giorno del funerale.

L’uomo, con le sue strazianti parole, ha poi raccontato di aver consegnato una collana che Kevin adorava, da parte del fratello, i vestiti, il suo profumo preferito. Ma gli è stato detto che avrebbero appoggiato tutto dentro, perché non c’era un corpo da vestire o profumare.