Il dolore di mamma Mina e di papà Bruno, per la morte della piccola Vittoria Scarpa
Il dolore e lo strazio dei genitori della piccola Vittoria Scarpa: il racconto di un vicino di casa
Sono giorni di strazio e di dolore quelli che stanno provando i genitori della piccola Vittoria Scarpa. Da domenica, il giorno dopo la tragedia, che sono chiusi in casa, abbracciando e stringendo al loro petto i giochi e le foto della loro bambina, che adesso non c’è più.
Il quotidiano locale Metropolis Top News è riuscito ad intervistare uno dei vicini di casa, che ha voluto raccontare cosa sta accadendo nell’abitazione.
Gelsomina Guarro, conosciuta da tutti come Mina, la mamma della piccola, ogni volta che vede qualcuno ripete: “Non voglio vedere nessuno, lasciatemi in pace!” L’uomo sulla famiglia ha raccontato:
Da stamattina abbiamo visto molte persone, amici e familiari, ma tutti sono andati via subito. Mina non vuole vedere nessuno, ed ha ragione, è comprensibile che vogliano restare chiusi nel loro dolore. Un dolore che nessuno potrà mai capire.
La bambina si chiamava Vittoria Tonia Scarpa, il secondo nome era del nonno ed era la sua cocca. Antonio è morto a maggio, una perdita che aveva sconvolto molto la famiglia. Ora questa tragedia che non dà pace.
Papà Bruno prova a consolare la moglie, ogni tanto però esce fuori per prendere aria e con la testa tra le mani dice: “Come posso andare avanti?” Nella stanza della bambina c’è il suo cane, un meticcio adottato per lei, chiamata Mia, che aspetta ancora il suo rientro in casa.
La tragedia della piccola Vittoria Scarpa
La tragedia di questa famiglia è iniziata nella giornata di sabato 11 giugno. Precisamente al lido Risorgimento di Torre Annunziata. La madre era andata al mare con le sue due bambine, mentre il marito era a lavoro.
Mentre si trovava all’ombrellone per accudire la piccola nata da pochi mesi, ha notato che Vittoria non era più nel punto in cui poteva vederla. Le ricerche sono partite tempestivamente, ma è solo due ore dopo che hanno trovato la bambina ormai priva di sensi in acqua.
Nonostante il tempestivo trasporto in ospedale, il suo cuore non ha mai ripreso a battere. Ora la stessa Procura ha avviato un’inchiesta sulla triste vicenda, per scoprire cosa sia accaduto in quelle due ore di buco in cui nessuno ha avuto notizie di Vittoria.