“Il giorno dell’omicidio, mio figlio non rispondeva al telefono” le parole della madre di Sergio Ruocco
La madre di Sergio Ruocco, compagno della barista 33enne assassinata, racconta ai cronisti di come ha scoperto l'omicidio di Sharon Verzeni
Continuano senza sosta le indagini condotte dagli inquirenti in merito al misterioso caso dell’omicidio di Sharon Verzeni, la barista 33enne uccisa a coltellate la notte del 30 luglio scorso. Testimonianze su testimonianze sono state raccolte nel corso di quest’ultimo mese, fra cui soprattutto quelle rese dal compagno della vittima, Sergio Ruocco, ascoltato più volte dai militari semplicemente come “persona informata dei fatti”.
L’uomo, come ha dichiarato ieri 26 agosto, è convinto che l’assassino della compagna sia uno sconosciuto. Anche il padre di Sharon, Bruno Verzeni, non ha mai messo in dubbio l’innocenza del genero, di cui si fida totalmente.
In queste ultime ore, ha parlato con gli organi di stampa anche la madre di Ruocco ed ha rivelato che: “Quel giorno chiamavamo mio figlio al telefono ma non rispondeva”.
Le dichiarazioni rilasciate alla stampa da Maria Rosa Sabadini, la madre di Sergio Ruocco
Intercettata da alcuni cronisti, la madre di Sergio Ruocco, Maria Rosa Sabadini, ha riferito come quel giorno il figlio non rispondesse alle chiamate sul cellulare:
“Il giorno dell’omicidio di Sharon, ho provato a chiamare Sergio due o tre volte. Ma non ha mai risposto al telefono. Soltanto verso mezzogiorno l’altro mio figlio, Mirko, mi ha chiamata per dirmi che Sharon era stata accoltellata. La notizia era già finita su tutti i giornali. Sergio non era andato al lavoro quella mattina, era già andato dai carabinieri”.
La donna si è lasciata andare anche ad un caro ricordo su Sharon:
“Sergio me l’aveva presentata dopo qualche anno che stavano insieme, forse voleva essere sicuro. È stata la sua prima fidanzata, o almeno quella che mi ha presentato. Era carina, simpatica, insomma una brava ragazza”.
I sospetti di Maria Rosa Sabadini
La donna 63enne sembra aver ben chiaro in mente chi possa essere il possibile autore dell’omicidio di Sharon. Queste le sue parole al riguardo:
“Per me è qualcuno che va al bar, chissà quante persone passano. Se avesse avuto paura, Sharon non sarebbe uscita da sola. Se ho chiesto a Sergio a che ora uscissero di solito a camminare? No, non sono una che si intrometteva nella loro vita di coppia. A me bastava che fossero contenti”.