Il piccolo Quinton Simon è scomparso a 20 mesi: la madre è la principale sospettata
Dramma in casa, scompare dalla sua culla durante la notte, il piccolo Quinton Simon è scomparso a 20 mesi
Una triste notizia è quella arrivata in queste ultime ore dalla Georgia. Un bambino di soli 20 mesi, chiamato Quinton Simon, è scomparso e la madre, dalle indagini, risulta essere l’unica sospettata. Per gli inquirenti il piccolo è ormai deceduto, ma non sanno dove si trovi.
Una storia davvero straziante, che sta tenendo tutti con il fiato sospeso. In tanti sperano in un lieto fine, ma dal lavoro degli agenti e dell’FBI la donna è l’unica responsabile di questo triste episodio.
La denuncia della scomparsa di questo bimbo è stata fatta alle 9 del mattino, dello scorso 5 ottobre. Precisamente dall’abitazione in cui il piccolo vive con la madre, i due fratelli ed il compagno della donna, nella Contea di Chatham, in Georgia.
Dal racconto della ragazza, nella notte aveva lasciato il figlio a dormire nella sua culla. Solo la mattina successiva, si è resa conto che del piccolo non c’erano più tracce.
Da qui è partita la denuncia e sono partite anche tempestivamente le ricerche da parte delle forze dell’ordine. Con loro anche i servizi di emergenza, che hanno avviato sin da subito tutte le indagini del caso.
I volontari e tutti gli agenti hanno perlustrato il quartiere, hanno chiuso tutte le strade ed hanno anche cercato in luoghi deserti. Tuttavia, del piccolo non hanno mai avuto informazioni.
Scomparsa Quinton Simon: la nota diffusa dagli agenti
Sul posto è arrivata anche l’ispezione dell’FBI. Tuttavia, nella giornata di mercoledì 12 ottobre, gli agenti hanno diffuso una nota in cui dichiarano che la madre è l’unica sospettata. Per loro il bimbo è ormai deceduto, ma ancora non hanno effettuato nessun arresto.
La polizia ha contatto anche il padre biologico, ma per loro lui non ha nulla a che fare con questo triste episodio.
Tra quelli che accusano la famiglia, c’è anche la baby sitter. Quest’ultima poco tempo prima aveva contatto i servizi di Emergenza per le condizioni in cui il bambino era costretto a vivere. In più ha rivelato che il giorno prima della scomparsa, la madre l’aveva informata di non andare a lavoro l’indomani.