Il racconto di un vicino di casa di Alessia Pifferi
Non riusciva a pagare le bollette e gli aveva chiesto rapporti intimi in cambio di soldi: il racconto di un vicino di Alessia Pifferi
Nuovi dettagli sulla vita di Alessia Pifferi, raccontati da un vicino di casa alla trasmissione televisiva Iceberg Lombardia.
L’uomo ha rivelato che la madre della bimba morta di stenti a Milano, gli aveva proposto dei rapporti intimi in cambio di soldi. Doveva pagare le bollette della luce. Gli aveva anche chiesto se conosceva uomini per prestazioni sessuali a pagamento.
Alessia Pifferi mi aveva chiesto se conoscevo qualcuno che poteva pagarla anche in cambio di sesso. Mi diceva che aveva bisogno di soldi. Devo per forza trovare quei 300 euro entro domani perché ho le bollette della corrente da pagare. Se non le pago sono nella cacca perché sono già scadute.
L’uomo ha spiegato di avere ancora le chat sul cellulare, che possono dimostrare quanto ha raccontato:
Non le ho mai cancellate.
Per aiutare la vicina di casa, ha chiesto ad un suo amico:
Le ho mandato un mio amico, sapevo che non c’era problema per né per me né per lui. Quindi si sono organizzati ed è andato a casa di lei. Io non ho mai avuto a che fare con lo scambio di soldi tra lei e questo ragazzo, io non ho mai preso niente. Non ho mai ‘procurato’ uomini ad Alessia Pifferi. Falso anche che le ho proposto di farle la spesa in cambio di sesso con me. Le ho mandato questa persona due volte. La prima volta l’ha pagata, la seconda quei 300 euro erano solo un prestito e Alessia Pifferi aveva detto che glieli avrebbe restituiti.
Ha provato a farsi restituire quei soldi per ridarli all’amico, ma ogni volta la donna usava una scusa diversa.
Non ci ha messo molto il vicino di casa a capire le bugie che Alessia Pifferi gli raccontava. Ha spiegato alla trasmissione televisiva, che la madre della piccola Diana gli aveva raccontato che il padre della bimba era deceduto.
Quei 300 euro non glieli ha mai restituiti, perché dopo si è inventata un po’ di cose e l’ha tirata per le lunghe. Poi dopo c’è stato il casino. Non capivo bene cosa facesse, mi faceva vedere foto strane. Foto in cui era mezza nuda. E infatti aveva chiesto anche a me se volevo fare sesso in cambio di denaro, non ho cancellato nessuna chat, le conservo.
Alessia Pifferi sa molto bene quanto, fuori dalla prigione, sia criticata, giudicata e un vero e proprio obiettivo nel mirino della gogna mediatica. Continua ad inviare lettere alle diverse trasmissioni tv, per raccontare della sua vita difficile, della rottura con il compagno di Leffe, della sua infanzia e di come non riesca più ad andare avanti senza la sua bambina.
Il legale ha più volte spigato che la sua assistita non è ancora riuscita a realizzare cosa è davvero accaduto alla figlia, per questo ha richiesto una perizia neuroscientifica psichiatrica.
Tuttavia, il Gip ha rifiutato la richiesta della difesa per due volte.