Ilaria Maiorano, la mamma afferma che il marito doveva essere allontanato da casa
Ilaria Maiorano sarebbe ancora viva se non avessero messo ai domiciliari il marito violento
Sul caso di Ilaria Maiorano la mamma della donna trovata senza vita nella sua abitazione nell’anconetano non ha dubbi. Sua figlia sarebbe ancora viva se avessero allontanato il marito da casa, al posto di mandarlo ai domiciliari nella stessa abitazione condivisa con la moglie e le due figlie, per fortuna non a casa al momento del delitto.
Tarik doveva essere allontanato da quella casa, ora mia figlia sarebbe ancora viva.
Queste le parole di Silvana Salvatore, mamma della 41enne trovata senza vita l’11 ottobre scorso nella sua casa a Padiglione di Osimo, in provincia di Ancona, nelle Marche. L’unico indagato e accusato per il suo decesso è il marito, Tarik El Ghaddassi, un uomo di 42 anni che si trovava a casa agli arresti domiciliari e che ha mentito in merito a come sono andate le cose quella mattina.
Tarik El Ghaddassi ha infatti raccontato agli investigatori che lui e la moglie Ilaria la sera prima avevano litigato. Lei era caduta dalle scale. Poi erano andati a dormire in camere separate. Al mattino il marito l’avrebbe trovata nel letto: il suo cuore si era già fermato.
L’autopsia ha però rivelato che i segni sul corpo della 41enne non sarebbero compatibili con una caduta dalle scale. La donna avrebbe cercato di difendersi dai colpi inferti, che hanno causato il decesso della mamma di due bambine piccole, non presenti in casa in quel momento.
Ilaria Maiorano, la mamma si chiede perché abbiano deciso di mandare a casa ai domiciliari l’uomo
Mamma e figlia ogni mattina si sentivano al telefono:
Lei mi faceva uno squillo presto alle 7-7.15 e io la richiamavo. Martedì non ho ricevuto quello squillo così l’ho chiamata, una, due, tre volte ma lei non ha mai risposto. Verso le 9.15 mi ha chiamata il marito, al telefono fisso di casa. La linea era disturbata, ho capito che diceva ospedale, che Ilaria stava poco bene.
La donna ha poi chiesto come stavano le nipoti, lui ha detto che la grande era accanto e le ha risposto. Tarik le ha anche detto che l’avrebbe chiamata più tardi, ma non l’ha mai sentito. La donna ha provato a chiamare la figlia, ma il cellulare era spento.
Siccome aveva la bronchite, mi sono preoccupata, ho pensato potesse essersi sentita male per quello. Invece dopo le 13 mi chiama una assistente sociale per farmi le condoglianze e mi sono sentita morire.
Quell’uomo non doveva stare ai domiciliari. Lei aveva suggerito alla figlia di lasciarlo, ma lei non voleva rovinare la sua famiglia, voleva che restasse unita.