Ilaria Maiorano uccisa dal marito a casa per i domiciliari: trovata morta nell’abitazione di Padiglione di Osimo
La donna è stata massacrata dal compagno: l'ennesimo caso di femminicidio
Malmenata dal compagno. Ilaria Maiorano non ce l’ha fatta. A toglierle la vita è stato il marito, che si trovava a casa agli arresti domiciliari. Hanno trovato il suo corpo ormai privo di vita all’interno della loro abitazione, che si trova a Padiglione di Osimo, in provincia di Ancona, nelle Marche. L’ennesimo caso di femminicidio in Italia.
Il corpo della donna di 41 anni è stato ritrovato nella mattinata di martedì 11 ottobre nella casa di via Montefanese a Padiglione di Osimo, in provincia di Ancona. Viveva con il marito Tarik El Ghaddassi, che è già stato portato nell’istituto penitenziario di Montacuto dagli agenti.
L’accusa è quella di aver causato il decesso della moglie. I Carabinieri della compagnia di Osimo stanno indagando sul caso: il muratore marocchino era a casa ai domiciliari. Lo hanno ascoltato per più di 10 ore alla Caserma di Osimo, alla presenza del pm Daniele Paci e del suo legale, Domenico Biasco.
Intorno alle ore 10 di martedì 11 ottobre a casa di Tarik El Ghaddassi e di Ilaria Maiorano sono arrivati i Carabinieri e le ambulanze del 118. La donna era già deceduta. Per fortuna in quel momento le due figlie della coppia non erano in casa.
A chiamare i soccorsi, una parente di Ilaria, che non riusciva a contattarla. Subito gli inquirenti hanno sospettato il marito, ma bisogna capire cosa è successo. Lui ha detto che Ilaria, in seguito a un litigio per gelosia, sarebbe caduta dalle scale, per poi rialzarsi e andare a dormire in un’altra stanza. Ma non si sarebbe più svegliata. Ma il medico legale, analizzando il corpo, non è sicuro che la versione del marito sia quella reale.
Ilaria Maiorano, il giallo della donna di 41 anni deceduta in provincia di Ancona
Cordoglio da parte dell’amministrazione comunale. Il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, conosceva la donna dai tempi della scuola:
Ho pensato subito alla sua dolcezza e bontà, ma anche alla sua debolezza. Tutta la città si affianca al dolore della famiglia, Ilaria era una persona buona e ultimamente mi aveva fatto conoscere la prole. Speriamo non sia successo davvero tutto ciò che si ipotizza.
I servizi sociali seguivano già la famiglia, che viveva in una casa di proprietà di un istituto religioso.