Incidente a Santo Stefano, il dolore del nonno e dello zio del piccolo deceduto: con lui anche la nonna ed il papà non ce l’hanno fatta
Incidente a Santo Stefano, il dolore del nonno e dello zio del bimbo morto travolto da un'auto, con lui sono morti il papà e la nonna
Sono giorni di grande strazio e dolore quelli che stanno vivendo i familiari delle tre vittime dell’incidente avvenuto a Santo Stefano, nel pomeriggio di Giovedì 6 luglio. Il nonno, sopravvissuto perché camminava più indietro, ha voluto raccontare ciò che stanno passando.
L’uomo si trova in ospedale sotto shock, con lui anche la figlia e madre del piccolo, poiché ha riportato contusioni gravi. Lucio Potente in un’intervista con Il Corriere del Veneto, ha dichiarato:
Sono vivo solo perché camminavo un po’ più indietro. Ha tolto la vita al mio nipotino. Mia figlia è in ospedale ed è ferita. Ora è disperata, dice che non vuole più vivere. Le hanno portato via tutti gli affetti più cari.
Sua madre Maria Grazia, che teneva in piedi tutta la baracca, il marito ed il suo bambino più piccolo.
La donna alla guida dell’Audi che ha travolto la famiglia, ora si trova in arresto. Gli agenti dai primi controlli di routine, hanno scoperto che andava ad una velocità molto elevata rispetto al limite previsto.
Da ciò che è emerso la famiglia di Venezia, si era recata in quel posto per passare dei giorni di vacanza. Stavano passeggiando su via Udine, quando la macchina li ha travolti. Il papà e la nonna sono stati sbalzati ad una decina di metri. Il bambino piccolo invece, è deceduto poco dopo in ospedale.
Incidente a Santo Stefano, parla lo zio del bambino
Marco Potente, zio, figlio e cognato delle vittime di questo strano sinistro, ha deciso di parlare con Il Gazzettino. L’uomo ha saputo delle perdite tramite una telefonata del padre. Però nelle sue dichiarazioni, ha voluto parlare anche dei comportanti strani della donna alla guida. Ha dichiarato:
Non ha senso perdere la vita in questo modo. Dai primi rilievi pare che l’Audi andasse ad una velocità di 160 km/h. Mio padre mi ha raccontato che la donna alla guida era fuori di sé, non so dire perché sotto shock o sotto l’effetto di qualche sostanza.
Inveiva contro i corpi. Mia madre, mio cognato e mio nipote hanno perso la vita. Mia sorella e mio padre sono in ospedale. Quella donna ci ha condannati per sempre ad una vita orribile.