Incidente autostrada A1: arrestato il padre delle due bambine morte
È stato arrestato il padre delle due bambine morte nell'incidente sull'autostrada A1 Arezzo-Monte San Savino: gli accertamenti sono ancora in corso
Lo scorso 5 giugno, verso le ore 14:00, è accaduto un grave incidente sull’autostrada A1 Arezzo – Monte Savino. È di poco fa la notizia che il padre delle due bambine morte, alla guida della monovolume, è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo per motivi ancora da accertare, ha tamponato un tir, che di conseguenza ha coinvolto nell’incidente un’altra vettura.
A bordo della monovolume c’erano due nonni e due bambine, 10 anni e 8 mesi, tutti morti sul colpo. Il conducente del tir non ha riportato danni, mentre nell’altra vettura sono rimasti feriti due bambini, trasportati con immediata urgenza, con l’elisoccorso, all’ospedale Meyer di Firenze. Le loro condizioni, per fortuna, non sono gravi.
Il papà delle due bambine morte, un trentenne di origini sinti, è stato arrestato con l’accusa di essere il responsabile dell’incidente e di conseguenza, il responsabile della morte dei due nonni e delle sue due figlie.
L’uomo è stato anche sottoposto all’alcoltest, che è risultato negativo. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara e non si sa per quale motivo la monovolume abbia tamponato il grande mezzo, che si trovava fermo in una corsia di emergenza.
Il trentenne verrà interrogato lunedì 8 giugno e al termine delle indagini delle forze dell’ordine, verrà presa una decisione nei suoi confronti.
Dopo l’incidente, sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco, gli operatori sanitari del 118 e le forze dell’ordine. Da quanto si può vedere dalle immagini, una delle macchine coinvolte è andata completamente distrutta. All’arrivo dell’ambulanza, i soccorritori hanno cercato di fare il possibile, ma i due nonni e le due bambine erano già senza vita e non hanno potuto fare altro, se non dichiarare la loro morte.
In attesa di ulteriori aggiornamenti sulla vicenda.