Incidente di Casal Palocco, la conferma sulla velocità arriva dal Gps della Lamborghini
Incidente di Casal Palocco, arriva la conferma dal Gps della Lamborghini: cosa hanno scoperto gli inquirenti
Una svolta davvero importante è quella arrivata in queste ultime ore sull’incidente di Casal Palocco, in cui purtroppo un bimbo di 5 anni ha perso la vita. Il Gps della grande macchina, ha dato delle conferme davvero importanti, che peggiorano la situazione del 20enne alla guida.
Matteo Di Pietro si trova ai domiciliari dallo scorso 22 giugno. Gli inquirenti hanno scelto di non dargli la possibilità di usare il cellulare e tutti i dispositivi.
Questo grave sinistro purtroppo, ha portato al decesso di un bimbo di 5 anni, chiamato Manuel. Quest’ultimo era in macchina con la madre e la sorellina minore. Era appena uscito dall’asilo.
Aveva fatto la festa di fine anno con i suoi compagni e quando la donna è tornata a riprenderlo, probabilmente lo stava riportando a casa. Infatti, dopo aver preso la strada, stava provando a girare ad una traversa laterale.
Tuttavia, dal suo racconto in Procura, ha detto che ha visto la Lamborghini arrivare contro di loro a tutta velocità. Per questo lei non ha avuto il tempo di fare più nulla.
Matteo Di Pietro nell’udienza di convalida del fermo però, ha detto un’altra versione. Ha risposto a tutte le domande del Gip e la sua difesa ha affermato che andava ad una velocità di circa 65 km/h.
Incidente di Casal Palocco, la svolta dal Gps
In queste ultime ore però, da ciò che riporta Il Corriere della Sera, dal Gps è arrivata la svolta. Questo perché il dispositivo posizionato nella macchina presa a noleggio, non ha lasciato spazio ai dubbi.
Gli inquirenti hanno scoperto che il 20enne andava ad una velocità di circa 124 km/h. Successivamente ha scalato la marcia, forse perché era in prossimità di un semaforo, ma poco dopo ha premuto di nuovo l’accelleratore.
Dai rilievi presi dalle forze dell’ordine sul luogo del sinistro, a terra non risulterebbero esserci segni di frenata. Inoltre, la Lamborghini ha trascinato la Smart della madre di famiglia, per circa 21 metri, non lasciando scampo al piccolo che era al suo interno.