Incidente Mestre: famiglia salva per due minuti di ritardo

Un ritardo di pochi minuti ha salvato la vita di una famiglia intera dal terribile incidente dell'autobus di Mestre: le parole del papà

Un capriccio della moglie ha salvato la vita ad una famiglia intera. Incredibile la storia che Ferhat, un 30enne tedesco, ha raccontato a Il Corriere della Sera. L’uomo, sua moglie e la loro bambina di un anno dovevano essere presenti sull’autobus coinvolto dell’incidente di Mestre, ma per un ritardo di qualche minuto sono scampati alla morte.

Incidente Mestre
Ferhat e sua moglie. Credit – Corriere del Veneto

Uno strazio senza fine quello che ha causato il terribile incidente avvenuto nella serata dello scorso martedì 3 ottobre a Mestre. Un pullman carico di turisti provenienti da diverse nazioni europee, per cause ancora da chiarire, ha sfondato il parapetto di protezione di un ponte ed è precipitato da un’altezza di circa 30 metri.

Subito dopo la caduta ha preso fuoco, rendendo ancora più catastrofica la situazione e aumentando il bilancio di vittime e feriti.

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Alla fine il bollettino ha contato 21 morti, praticamente un’ecatombe, e 15 feriti, molti dei quali gravemente, che stanno tutt’ora lottando per sopravvivere.

Poi ci sono i superstiti, che per un vero e proprio miracolo sono scampati alla morte. Come ad esempio il bimbo neonato, che è riuscito a sopravvivere grazie all’abbraccio dei suoi genitori, che l’hanno protetto con i loro copri durante la caduta e dalle fiamme.

Incidente Mestre: famiglia salvata dal destino

vittime incidente Mestre

In quei tragici bollettini di vittime e feriti non compaiono neanche i nomi di una intera famiglia tedesca, Ferhat di 30 anni, sua moglie e la loro bambina di un anno.

Loro per un semplice gioco del destino, o per meglio dire per un semplice capriccio della donna, su quell’autobus non sono saliti.

A Il Corriere della Sera l’uomo, di origini turche, ha raccontato di aver avuto un piccolo battibecco con sua moglie.

vittime incidente Mestre

Lui voleva tornare nel camping, e quindi prendere il bus, per arrivare in tempo per vedere la partita della sua squadra del cuore in Champions League, il Galatasaray.

Lei, invece, voleva assaggiare la vera pizza italiana, così ha convinto suo marito a girare ancora per Venezia in cerca di una pizzeria.

Questa scelta li ha fatti ritardare di qualche minuto, impedendo loro di salire su quel bus, che poco tempo dopo sarebbe precipitato dal cavalcavia.

Ho passato la notte senza dormire e solo al mattino ho capito che per due minuti io e la mia famiglia siamo scampati alla morte. Ho abbracciato stretta stretta mia figlia e sono scoppiato a piangere.