Incolpati i soccorritori per la perdita di Julen
Gli avvocati di Serrano, accusano i soccorritori
Aggiornamento: Oggi arrivano importanti novità sulla tragedia del piccolo Julen. I risultati dell’autopsia hanno completamente ribaltato le ipotesi iniziali e i soccorritori sono stati scagionati da questa triste vicenda. I risultati confermerebbero che la morte del piccolo sarebbe avvenuta poco dopo la caduta e quindi PRIMA dell’arrivo dei soccorsi.
A causare il decesso sarebbe stata una profonda lesione sul lato sinistro della testa del piccolo e nell’esofago del bambino sono tate trovate tracce di terra. I risultati sono fondamentali, ma la conferma definitiva delle analisi arriverà quando saranno ufficializzati tutti i test effettuati post mortem.
Una storia che sembra non avere fine, quella di Julen, il bambino di due anni caduto nel pozzo a Totàlan e trovato senza vita dai soccorritori. In un precedente articolo, vi avevamo detto che il proprietario del terreno David Serrano, era indagato per omicidio, poiché il pozzo non era tenuto in sicurezza, ma adesso la situazione si è capovolta e ad essere indagati, sono i soccorritori.
Un’accusa scioccante che è arrivata da parte degli avvocati che stanno difendendo Serrano e che ha lasciato tutto il mondo incredulo. Insieme all’accusa contro i soccorritori, che notte e giorno hanno lavorato per trovare il piccolo Julen, i legali hanno fornito dei dettagli che andrebbero a spiegare tale teoria. Il primo indizio, è il pacchetto di caramelle. Sappiamo benissimo che Julen aveva questo sacchetto di caramelle in mano, prima di cadere nel pozzo, come mostra questa foto:
Ma perché il sacchetto è rimasto in superficie? Secondo la ricostruzione dei fatti, la bustina di caramelle non è caduta con il bambino, ma è finita nel pozzo in un secondo tempo, spinta dal vento o dagli elicotteri. Infatti non è stata trovata alla stessa profondità di Julen. Un’altra motivazione delle accuse della difesa, riguarda i primi tentativi di soccorso, che sono stati fatto con un piccone ed una telecamera. Gli avvocati affermano che il piccone potrebbe aver colpito la testa di Julen, causandone la morte. Infatti, secondo l’autopsia, il bambino è morto per un trauma cranioencefalico severo, nella zona frontotemporale della testa. Come avrebbe fatto Julen a provocarsi una ferita del genere con la caduta? Secondo i legali è impossibile, perché diverse testimonianze hanno affermato di aver sentito il pianto di Julen, per quasi un minuto, dopo la caduta. Questo starebbe a significare che il piccolo non è morto sul colpo.
Non finisce qui… durante i tentativi di salvataggio, il piccone ha distrutto il sacchetto di caramelle e sull’arnese, è stata rinvenuta una ciocca di capelli di Julen.
Gli avvocati della difesa, accusano quindi i soccorritori di essere i responsabili della morte di Julen.
Adesso starà ai giudici, analizzare i fatti e capire la vera ragione della morte del bambino, che ci auguriamo possa presto riposare in pace.
Fonte: Il Messaggero, Il Mattino