Indagati un medico e due poliziotti per la morte di Alice Scagni
Finiti sotto indagine il medico del centro di salute mentale e i due agenti che non sono intervenuti il giorno della morte di Alice Scagni
Nuovi aggiornamenti sul caso di Alice Scagni, la giovane mamma morta per mano del fratello Alberto, sotto la sua abitazione.
Due poliziotti e un medico sono stati iscritti nel registro degli indagati. L’accusa è quella di omissione di atti d’ufficio e omessa denuncia. Sin dopo la triste vicenda, la famiglia ha puntato il dito contro le autorità.
Avevano chiesto più volte aiuto alle forze dell’ordine, spaventati dal comportamento del figlio Alberto Scagni. Li minacciava e pretendeva sempre più soldi. Si erano rivolti anche al centro di igiene mentale. Nessuno aveva però mai fatto nulla.
Il giorno del delitto, l’uomo ha telefonato al padre e, al mancato consenso di dargli i soldi, gli aveva chiesto dove fossero la sorella Alice e il cognato. Ecco la chiamata:
Il padre ha subito chiamato le forze dell’ordine e spiegato cos’era accaduto. Ma era il 1 maggio e nessun agente si è mobilitato per cercare Alberto o controllare la casa di Alice Scagni.
Il legale dei due genitori ha dichiarato:
La notizia che finalmente ci sono tre indagati sulle omissioni gravi che si sono manifestate in questa drammatica vicenda non può non farmi piacere, è un primo passo verso l’accertamento della verità.
La dottoressa indagata lavora per il servizio di salute mentale ed è accusata di aver temporeggiato davanti alle richieste della famiglia. Quest’ultima era riuscita ad ottenere un appuntamento per Alberto per il 2 maggio, il giorno prima del delitto. I due agenti invece sono quelli che, quella sera, hanno risposto alla chiamata del padre. Accusati, appunto, di non essersi attivati.
Per la mamma di Alice e Alberto Scagni, se chi di competenza fosse intervenuto, niente sarebbe accaduto. Oggi avrebbe una figlia ancora viva, una mamma per il suo nipotino e un figlio in cura. Invece ha perso due figli e chiede solo che venga fatta giustizia e che emerga la verità.