Indirizzato al reparto Covid-19, per un ascesso ad un dente: incubo per un bambino di 7 anni. La denuncia della mamma

Mamma denuncia quanto accaduto al suo bambino di 7 anni: indirizzato al reparto di malattie infettive

Un’esperienza davvero spiacevole, quella che è accaduta ad un bambino di soli 7 anni. La sua mamma lo ha portato in ospedale, a seguito di un ascesso ad un dente, che gli ha comportato una febbre a 39 gradi. I medici però, viste le norme anti-contagio nel periodo di emergenza sanitaria, avevano deciso di ricoverarlo nel reparto di malattie infettive.

Incubo per un bambino di 7 anni
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La famiglia ora vuole denunciare quanto accaduto. Il bambino di 7 anni aveva un visibile gonfiore ad una guancia e dopo la richiesta di sua madre, gli è stato negato il tampone. La donna ha spiegato di aver comunicato al team ospedaliero che la febbre era chiaramente legata all’ascesso al dente, ma la struttura sanitaria voleva comunque procedere con il ricovero nel reparto di malattie infettive.

Alla fine, uno dei medici ha consigliato al genitore di portare il bambino a casa e di curare la febbre, dietro consiglio di portarlo poi da un dentista.

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Il bambino di 7 anni ricoverato dal 23 al 24 dicembre

Incubo per un bambino di 7 anni
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La mamma del bambino di 7 anni, ha spiegato che suo figlio soffre di problemi ai denti sin da molto piccolo, cosa che ha fatto presente in pronto soccorso. Visitato alla struttura Villa Sofia, il 23 dicembre, il piccolo è stato poi sottoposto al tampone rapido e al tampone molecolare, risultati entrambi negativi. È rimasto ricoverato fino alla sera del 24 dicembre.

Incubo per un bambino di 7 anni
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Dopo che un medico gli ha drenato il dente e somministrato antibiotici, la febbre è scesa, ma la famiglia ha deciso di procedere con una denuncia.

Il medico ci ha spiegato che mio figlio avrebbe rischiato conseguenze peggiori se avessimo aspettato ancora. Poiché l’infezione era grave e avrebbe potuto coinvolgere anche l’occhio. Per questo abbiamo deciso di presentare una denuncia per omissione di soccorso. Ci troviamo in un momento particolare, ma non si può lasciare alla porta un bambino con evidenti segni non riconducibili al Coronavirus.