Infermiere che passava di lì per caso salva un bambino dal soffocamento
"L’ho visto steso per terra, immobile, vicino a lui la madre che urlava disperata. Sul viso del bambino erano già evidenti tutti i segni di una grave sofferenza, non riusciva a respirare, né a chiedere aiuto"
A Fano un bambino di soli 5 anni ha rischiato di morire soffocato. Un gioco che stava facendo fuori da casa poteva trasformarsi in una tragedia. Una fascetta ha rischiato di farlo morire per soffocamento. Ma un angelo custode passava proprio di lì per caso. Pasquale De Rosa, infermiere di 34 anni, non ha avuto alcun dubbio su quello che doveva fare. Doveva intervenire per salvargli la vita. E doveva fare in fretta.
Il bambino di 5 anni era già diventato cianotico, quando l’infermiere è intervenuto per salvargli la vita. Le urla della madre hanno attirato la sua attenzione. E lui è subito intervenuto per aiutare.
“L’ho visto steso per terra, immobile, vicino a lui la madre che urlava disperata: ho pensato che suo figlio fosse morto. Sul viso del bambino erano già evidenti tutti i segni di una grave sofferenza, non riusciva a respirare, né a chiedere aiuto“, queste le parole dell’infermiere che camminava per caso per quella stradina.
L’uomo è intervenuto prontamente tagliando la fascetta. L’unico modo per liberare il bambino da quella che poteva essere una morsa mortale. Pasquale ha cominciato a urlare per chiedere un coltello, attirando l’attenzione di chi era lì intorno, perché le forbici non avevano funzionato. “Un coltello, portatemi un coltello, ho gridato con tutto il fiato. Avevo provato a inserire due dita sotto la fascetta, per allentare la stretta sul collo del bambino, ma mi sono subito accorto che, insistendo, avrei ottenuto l’effetto contrario“.
L’infermiere, non semplicemente, è riuscito a liberare il bambino dalla fascetta, ferendosi anche le dita. La fascetta era quasi entrata nella carne e ha messo le sue dita tra il coltello e il collo del piccolo per non ferirlo. “Al limite mi faccio male io, ho pensato, e dopo un po’ sono riuscito a tagliare quella specie di cappio terribile. Il bambino ha ripreso a respirare“.
Il bambino è stato poi subito trasportato all’Ospedale Santa Croce di Fano: il piccolo, figlio di una coppia di immigrati, sta bene, anche se i segni se li porterà dietro per sempre. “Era destino che dovessi passare di lì, perché in realtà non era nei miei programmi“. Già cinque anni fa Pasquale aveva salvato un bambino che stava per soffocare per il cibo andato di traverso. È un vero eroe!