“Inizialmente ho pensato ad una rissa, ma quando l’ho visto ho capito tutto”: l’ex campione azzurro salva la vita ad un ragazzino di appena 12 anni: il commovente racconto

Nota un ragazzino in difficoltà in acqua e si tuffa nell'Adda per salvarlo: il gesto eroico di Federico Vanelli

È una storia fortunatamente a lieto fine quella che Federico Vanelli, ex atleta azzurro del nuoto e finalista alle Olimpiadi di Rio nel 2016, si è ritrovato a vivere in prima persona e a raccontare. Lo scorso sabato 20 luglio, mentre era con un amico sulle sponde del fiume Adda, ha notato che un ragazzino in acqua era in difficoltà e che la corrente lo stava trascinando a fondo. Senza pensarci un attimo, l’ex campione si è tuffato e lo ha salvato.

 Il gesto eroico di Federico Vanelli
Credit: fedevane91- Instagram

Un tranquillo sabato pomeriggio al fiume poteva trasformarsi in tragedia per una famiglia e per un ragazzino di appena 12 anni di Sant’Angelo Lodigiano. Loro si trovavano sulle sponde del fiume Adda, in prossimità di Boffalora D’Adda, e il piccolo ha deciso evidentemente di cercare un po’ di refrigerio in acqua.

La corrente era però troppo forte, il ragazzino non è riuscito più a mantenere il controllo ed è andato a fondo. Sull’altra sponda del fiume, fortunatamente, c’era la persona più adatta che ci potesse essere per compiere un vero e proprio atto eroico.

Il gesto eroico di Federico Vanelli
Credit: fedevane91- Instagram

Federico Vanelli, ex atleta azzurro del nuoto, finalista alle Olimpiadi di Rio nel 2016, uno dei massimi esperti del nuoto in acque libere, si è accorto subito che qualcosa stava accadendo. Ha raccontato di aver notato quelle persone agitarsi e urlare. Poi, quando ha visto il 12enne emergere e poi andare di nuovo a fondo, ha capito tutto.

Il sangue freddo di Federico Vanelli

Il gesto eroico di Federico Vanelli
Credit: fedevane91- Instagram

Federico ha raccontato di aver visto un nolo e di aver pensato che qualcuno potesse prendere una barca per andare a salvare il piccolo, ma così non è stato. Poi ha visto un kayak, ma ha capito subito che non sarebbe servito a nulla, perché la corrente era troppo forte.

L’esperienza e il sangue freddo dell’ex campione sono servite poi a compiere un’altra scelta che si è rivelata fondamentale per la riuscita del salvataggio. Gettarsi e nuotare verso di lui controcorrente, ha spiegato Vanelli, sarebbe stato impossibile e inutile.

Ha così deciso di raggiungere un punto in cui la corrente avrebbe trascinato il 12enne e così, effettivamente, è stato. Dopo averlo preso, i due insieme sono riusciti ad arrivare a riva dove hanno poi atteso i soccorsi.

Il ragazzino non ha mai perso i sensi. È stato trasportato al Maggiore di Lodi per degli accertamenti, ma della giornata di sabato gli resterà soltanto un brutto ricordo. La sua giovane vita probabilmente sarebbe finita, se il destino non avesse voluto che a pochi metri di distanza da lui ci fosse un campione dal cuore d’oro.