Investiti da un neopatentato, chi erano i due ciclisti: Marco e Sara avevano appena realizzato il loro sogno

L’impatto è stato davvero violento e l'identificazione dei due ciclisti molto complicata. La coppia non aveva documenti con sé.

A diverse ore di distanza dall’incidente arrivano tutte le informazioni a proposito dei due ciclisti travolti da un neopatentato a Senigallia. Marco Torcianti, 47 anni, e Sara Ragni, 36, condividevano una passione profonda per il ciclismo, amore per questo sport che li ha portati insieme a lasciare questo mondo per sempre.

Senigallia morti due ciclisti

I due appassionati si erano sposati solo otto mesi fa. I due ciclisti sono finiti tragicamente travolti da un’auto la mattina di martedì 13 agosto, lungo la statale 16 a Senigallia. La coppia era residente a Polverigi, in provincia di Ancona ed erano entrambi degli sportivi amatoriali e membri del team Cingolani di Senigallia.

Senigallia morti due ciclisti

L’incidente che ha ucciso i due ciclisti ha provocato la chiusura della statale 16 per circa quattro ore. La riapertura è arrivata solamente alle 15:30, con il traffico intenso che è stato deviato sulla A14.

La coppia aveva celebrato il matrimonio a Polverigi, con una cerimonia civile solo lo scorso dicembre. Lo stesso ufficiale civile presente alle nozze Daniele Carnevali ha espresso profonda tristezza per la perdita di Marco e Sara. Ha detto Carnevali: “È un dolore immenso, e il mio pensiero va alle loro famiglie che stanno affrontando questo dramma”.

L’auto che ha investito i due ciclisti, una Opel Corsa, era guidata da un neopatentato e a bordo con lui c’era anche una ragazza. Una prima ricostruzione fa emergere come il veicolo abbia invaso la corsia opposta. In questo modo frontalmente Marco e Sara, ma l’incidente ha coinvolto anche una Peugeot e un terzo veicolo con a bordo un bambino. Il piccolo, portato in ospedale per accertamenti, oltre ai due occupanti della Opel, sta bene.

Senigallia morti due ciclisti

L’impatto è stato davvero violento e l’identificazione dei due ciclisti molto complicata. I due non avevano documenti con sé e c’è voluto del tempo prima di risalire dalle identità. La polizia stradale di Ancona è riuscita a risalire alla loro identità grazie a un cellulare recuperato sul luogo dell’incidente. Il telefono ha squillato durante i rilievi, un amico della coppia li stava cercando e in questo modo ha identificato i due.