Iowa: ennesima sparatoria, in cui hanno perso la vita due donne più il killer
L'episodio si è verificato nel parcheggio di una chiesa di Ames, in Iowa. L'uomo ha sparato e ucciso due donne, per poi togliersi la vita
Sembra non terminare più questa assurda scia di sangue dovuta alle sparatorie negli Stati Uniti d’America. Dopo quella di Tulsa, in Oklahoma, che era stata la terza in pochissimi giorni, ne è arrivata una quarta. Questa volta è successo nella città di Ames, in Iowa, e a morire è purtroppo toccato a due innocenti, più il killer che ha dato vita alla strage.
Impossibile che tutte le stragi che stanno capitando, soprattutto in questi ultimi giorni, negli USA, non sollevino l’ennesima polemica sulla modalità con cui è possibile acquistare delle armi nel paese a stelle e strisce.
L’ennesima sparatoria senza senso, provocata da un uomo armato, è successa nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 2 giugno, circa all’una di notte italiana.
Drammatico teatro di questa tragedia, il parcheggio antistante la chiesa di Ames. La chiesa era gremita di persone che stavano partecipando ad un evento periodico pastorale, ma il dramma si è consumato nel parcheggio.
Un uomo è arrivato ed ha sparato a due donne, uccidendole. Successivamente si è tolto la vita.
Come ha spiegato lo sceriffo della Contea di Story, sono ancora ignote le identità sia delle vittime che del carnefice. Sconosciuta anche l’arma con cui è stato effettuato l’agguato.
In Iowa l’ennesima strage
Quella in Iowa è soltanto l’ultima di una serie di stragi insensate capitate negli USA nelle ultime due settimane.
La prima, forse la più tragica, è avvenuta lo scorso 24 maggio ad Uvalde, in Texas. Salvador Ramos, 18 anni, è entrato alla Robb Elementary School ed ha sparato all’impazzata con un fucile, uccidendo 19 bambini e 2 maestre, prima che un poliziotto lo neutralizzasse uccidendolo.
Poi è toccato a Buffalo, dove un altro 18enne è entrato in un supermarket ed ha ucciso una persona. Il ragazzo ha proiettato in diretta sui social tutta la sua missione criminale, proclamandosi suprematista bianco e antisemita.
In fine, due giorni fa, un altro episodio tristemente analogo è successo a Tulsa, in Oklahoma. Un 35enne afroamericano è entrato in un ospedale ed ha ucciso con colpi di fucile 4 persone, ferendone altre 10. l’obiettivo del suo agguato era il medico che lo aveva operato qualche tempo fa, colpevole secondo il killer del dolore che continuava a percepire dopo l’intervento.