L’ISS non ha dubbi, il Covid-19 avanza. Servono misure più restrittive
L'ISS non ha più dubbi, il Coronavirus sta avanzando e servono misure più restrittive. I dati sono ormai allarmanti: il resoconto
L’ISS, ovvero l’Istituto superiore della Sanità, ha tenuto un nuovo rapporto in merito alla situazione da Covid-19 in Italia. Il monitoraggio prende in esame i dati dal 26 ottobre al 1 novembre. La situazione è in netto peggioramento.
Secondo il rapporto preso in considerazione dall’ISS quasi tutte le Regioni si trovano di fronte ad uno scenario di tipo 3, questo però vuol dire che il rischio da moderato ad alto è in aumento.
Molte province e regioni si trovano più vicine ad uno scenario 4, motivo per il quale anche il Trentino-Alto Adige ad esempio si è auto dichiarato zona rossa. Ci troviamo di fronte ad uno scenario critico.
L’avvertimento degli esperti è quindi chiaro. Servono ancora restrizioni e forse, si dovrà pensare ad accogliere il disperato appello dell’Ordine dei medici. Proprio il personale ospedaliero richiede ormai un lockdown nazionale.
L’Istituto superiore della sanità sottolinea: “Ci troviamo in una situazione complessivamente e diffusamente molto grave sull’intero territorio nazionale con criticità ormai evidenti.” E ancora:
Tutte le Regioni e Province autonome sono classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane”
L’aumento dei nuovi casi ha portato la Penisola ad avere un’indice RT pari a 1,72. Proprio questo numero vede creare delle enormi preoccupazioni, soprattutto per la precarietà delle aziende ospedaliere.
Di per sé, questo costituisce una ulteriore prova della generale criticità di resilienza diffusa su tutto il territorio nazionale e dovuta alla gravità della situazione epidemiologica. Come conseguenza questo può portare ad una sottostima della velocità di trasmissione e dell’incidenza