Kata scomparsa dall’hotel: il padre ha chiesto di essere sentito in Procura
Scomparsa della piccola Kata, il padre ha chiesto di essere sentito in Procura, per dire cosa potrebbe essere successo alla figlia
Sono 10 giorni che in tanti si chiedono dove sia finita la piccola Kata: purtroppo nessuno sa cosa le sia accaduto e soprattutto dove sia finita. Gli agenti stanno cercando di fare tutti gli accertamenti, per avere delle notizie, ma anche per riportarla dai suoi genitori.
La madre, ma anche tutti i loro amici che vivono in quello stesso hotel, sono giorni che fanno delle manifestazioni, per far riportare la bambina a casa.
Il padre in queste ultime ore, ha chiesto di essere sentito in Procura, dal sostituto procuratore della Dda, Christine Von Borries. L’uomo ha spiegato cosa può essere successo alla figlia minore, di soli 5 anni.
Anche lo stesso fratello maggiore, interrogato dagli inquirenti, ha detto che in quella giornata ha visto un uomo con dei pantaloncini, che si aggirava all’interno del cortile dell’hotel. Dal suo racconto non lo aveva mai visto prima.
Il padre ascoltato di nuovo, ha detto che secondo lui c’è stato un scambio di persona. Questo perché al momento manca ancora il movente su questa scomparsa così misteriosa.
Inoltre, la stessa Procura aveva preso in considerazione questa ipotesi, poiché per ora ancora non è stato richiesto nessun riscatto. I legali della famiglia di Kata, hanno presentato un’istanza per fare anche loro dei sopralluoghi dentro la struttura, cosa che potrebbero fare per i loro diritti.
La misteriosa scomparsa della piccola Kata
L’ultima immagine della bambina risale alle 15.01 di sabato 10 giugno. Era uscita fuori la struttura con altri bambini, per poi rientrare pochi istanti dopo e poi di lei si sono perse le tracce. La madre in quei minuti era a lavoro.
Quando la donna è rientrata a casa, la figlia già non c’era più, ma prima di denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine, hanno atteso 4 lunghe ore. Probabilmente speravano di riuscire a ritrovarla prima.
Da quel giorno sono in corso tutte le indagini del caso. Gli agenti hanno ascoltato alcuni abitanti di quella struttura. Tuttavia, per ora l’ipotesi per ora è quella del sequestro di minore, con scopo di ritorsione. I genitori con la famiglia dello zio, nel frattempo sono stati trasferiti in una struttura protetta.