Keylor Navas ospita 30 rifugiati: compra 30 letti e li sistema in sala cinema
Keylor Navas si è offerto di ospitare in casa propria ben 30 profughi dell'Ucraina dandogli da mangiare, dei vestiti nuovi e un posto sicuro
La guerra in Ucraina ha cambiato la vita di milioni di persone le quali sono costrette a scappare dalla loro patria per mettersi in salvo. Per dare un contributo concreto, Keylor Navas ha deciso di ospitare 30 rifiugiati in casa propria. Il calciatore del PSG ha comprato 30 letti e li ha sistemati nella sala cinema.
Visualizza questo post su Instagram
Senza alcuna ombra di dubbio, Keylor Navas è uno dei calciatori più amati e stimati all’interno del mondo dello sport. Il portiere del PSG ha voluto offrire aiuto a tutte quelle persone le quali sono costrette ad abbandonare le proprie case nel bel mezzo dei bombardamenti.
Il calciatore ha messo a disposizione la propria casa per ospitare ben 30 persone scappate dall’Ucraina. A rivelarlo è stati il quotidiano “Lo Sport”. Stando a quanto riportato da quest’ultimo, l’associazione volontaria Gracia in Barcellona è volata a Cracovia per mettere in salvo i cittadini. Questi ultimi sono stati portati in Spagna e poi accolti in casa di Navas.
L’estremo difensore della Costa Rica ha organizzato l’ospitalità nei minimi dettagli. Per tanto, ha comprato ben 30 letti sistemandoli nella sala da cinema. Non è tutto. I poveri profughi hanno ricevuto vestiti nuovi, cibo e tutti i beni di prima necessità. Anche la moglie del calciatore ha contribuito ad offrire aiuto concreto preparando da mangiare.
Visualizza questo post su Instagram
Keylor Navas: l’appello su Twitter
Il gesto di Keylor Navas risale ai giorni precedenti alla sua partenza prima di giocare con la nazionale costaricana. Il portiere del PSG ha dimostrato tanta solidarietà e altruismo. Tuttavia, sin dall’inizio dell’invasione si era preoccupato di fare un appello sul suo profilo Twitter. Infatti, proprio nel giorno in cui era iniziata la guerra, con queste parole aveva espresso un pensiero per l’Ucraina:
Per un mondo di pace.