Klajdi Bitri: la testimonianza dell’amica presente sul posto
Il racconto della donna che era alla guida dell'auto "troppo lenta", che ha mandato in escandescenza l'uomo che ha poi ucciso Klajdi Bitri
È stata diffusa la testimonianza della donna di 40 anni che ieri a Sirolo, nelle Marche, era alla guida di una delle auto i cui passeggeri hanno dato alla tremenda lite terminata con l’omicidio di Klajdi Bitri a colpi di fiocina. La signora ha raccontato che stava andando piano perché non conosceva la strada e che l’altro uomo, il killer ora agli arresti, ha subito dato in escandescenza.
Un episodio di violenza inaudita che purtroppo è costato la vita ad un giovane di soli 23 anni che, stando a quanto emerso fino ad ora, era intervenuto solo per sedare una rissa.
È successo tutto in pochi minuti ieri a Sirolo, comune marittimo in provincia di Ancona. A raccontare la sua versione dei fatti, la conducente di uno dei mezzi coinvolti nell’episodio.
La signora, una 40enne di Ancona, ha detto che lei stava andando piano e si era fermata un momento nei pressi di una rotatoria, poiché non conosceva bene la strada.
A quel punto il conducente di una vettura che le stava dietro è sceso dall’auto ed ha cominciato ad inveirle contro.
A quel punto il marito sarebbe sceso dall’auto per chiarire, ma l’altro lo avrebbe aggredito con molta violenza, con calci e pugni.
L’intervento di Klajdi Bitri
Poco dietro c’era anche l’auto su cui viaggiavano Klajdi Bitri e altri due amici. Loro sono scesi dall’auto ed hanno cercato di calmare l’uomo, ma quando quest’ultimo ha visto che erano in tre, è andato subito alla sua auto.
Dal portabagagli, racconta ancora la donna, il soggetto avrebbe preso un fucile da sub e subito ha sparato contro Klajdi, colpendolo al petto e uccidendolo all’istante.
Poi l’uomo è tornato sulla sua auto, guidata dalla compagna, ed è sparito nel nulla.
È un ricordo drammatico quello della donna a Il Messaggero:
Andare lenti in auto quando non si conosce la strada è normale, non è normale reagire in questo modo. A mio marito l’ha fatto nero. Era fuori di sé. Si poteva pensare che finisse in questa maniera?
In fine ha dedicato parole dolci e di affetto al suo amico Klajdi, che a detta sua era arrivato in Italia quando era ancora minorenne e che si era sempre distinto come una persona buona, altruista.