Klajdi Bitri ucciso da un colpo di fiocina a Sirolo: aveva 23 anni
Klajdi Bitri era intervenuto per sedare una lite nata in mezzo al traffico: un uomo ha preso un fucile da sub e lo ha colpito in petto
Si chiamava Klajdi Bitri il giovane di 23 anni che nella giornata di ieri, a Sirolo nelle Marche, ha perso la vita dopo aver ricevuto un colpo di fiocina in pieno petto. L’autore del gesto, un 30enne algerino, è stato rintracciato e arrestato poche ore dopo a Falconara Marittima. La lite è nata in mezzo alla strada, per motivi di viabilità.
Una lite scaturita dal nulla in mezzo al traffico che si è trasformata in tragedia. Un evento che ha sconvolto tutti a Sirolo, piccolo comune in provincia di Ancona, nella Marche.
Stando a quanto emerso fino ad ora, pare che un automobilista si sia inalberato perché un’auto che era davanti alla sua procedeva a passo secondo lui troppo lento.
Dopo averlo fatto fermare ha aggredito il padre di famiglia che era a bordo dell’auto antistante, colpendolo con calci e pugni.
In quel momento è transitata un’altra vettura, sulla quale viaggiava Klajdi Bitri, un 23enne di origini romene che non è rimasto indifferente, si è fermato ed è intervenuto per sedare la rissa.
A quel punto, il 30enne proprietario della Polo bianca è tornato nella sua auto, ha aperto il portabagagli, ha estratto un fucile da sub ed ha sparato una freccia in pieno petto al povero giovane.
Per Klajdi Bitri non c’è stato nulla da fare
La grave ferita ha decretato il decesso del 23enne praticamente all’istante.
Il 30enne algerino, dopo il gesto è risalito sulla sua auto e si è dato alla fuga, facendo perdere le sue tracce.
Sul posto sono subito intervenuti i soccorritori medici e le forze dell’ordine.
Queste ultime hanno raccolto le testimonianze di chi era presente e iniziato subito una vera caccia all’uomo.
La signora che era alla guida dell’auto ha raccontato che stava andando così piano perché non conosceva la strada e che l’altro automobilista ha dato subito in escandescenza.
Poche ore dopo il fatto, i Carabinieri hanno rintracciato il responsabile del folle gesto. Si trovava sul lungomare di Falconara Marittima, era a torso nudo e aveva ancora il fucile da sub in mano.
Arrestato immediatamente, è stato condotto nella caserma di Osimo dove il pm incaricato lo sottoporrà ad interrogatorio di convalida.