L’ex fidanzata di Paolo Calissano ha deciso di rompere il silenzio: le sue parole
Morte dell'attore Paolo Calissano, la sua ex fidanzata ha deciso di rompere il silenzio sulla situazione che stava vivendo
Proseguono senza sosta le indagini da parte degli inquirenti per la tragica ed improvvisa morte dell’attore Paolo Calissano, di 54 anni. Nel frattempo la sua ex fidanzata Fabiana Parisi, ha deciso di rompere il silenzio in un’intervista. Lei non crede all’ipotesi del suicidio.
La straziante morte di questo artista ha sconvolto tutta l’Italia, tra personaggi famosi e molti suoi fan. In tanti infatti hanno deciso di scrivere dei messaggi di cordoglio sui social.
Fabiana Parisi sua ex fidanzata e l’unica con la quale aveva ancora dei rapporti, ha deciso di parlare della situazione che viveva l’attore, in un’intervista con Il Messaggero. Quest’ultima ha dichiarato:
Paolo Calissano non si è suicidato. Non era da lui, credo che non abbia retto a tutti i farmaci che prendeva per via della depressione. Stava aspettando un’altra chance.
Il mondo dello spettacolo gli aveva voltato le spalle, lui voleva solo un’altra occasione di riscatto, che nessuno gli ha concesso.
Morte di Paolo Calissano, spunta l’ipotesi di un’altra persone nell’abitazione
Gli inquirenti al momento stanno prendendo in considerazioni diverse ipotesi, per capire cosa sia successo realmente. Tuttavia, sulla possibilità che in casa ci fosse anche un’altra persona, Fabiana Parisi ha voluto dire la sua opinione, visto che è stata proprio lei a trovarlo morto. Nella stessa intervista ha dichiarato:
La serratura non aveva le mandate inserite. L’ultimo accesso su whatsapp risale alle 20.18 del giorno prima. In quella casa entravamo solo io ed il domestico, ma lo verificheranno le indagini.
Lui ormai non usciva quasi più, si era lasciato andare e forse era tornato a prendere le benzodiazepine in dosi massicce per dormire. Ne ha vissute tante e si è sempre rialzato. In queste ultime settimane era andato molto giù e le feste di Natale amplificano la sua solitudine.
Io penso che abbia fatto qualche pasticcio con i medicinali, un bombardamento di psicofarmaci, ma non per togliersi la vita. Lui desiderava poter rientrare nel mondo dello spettacolo come sceneggiatore, ma non gli hanno dato nessuna chance e gli hanno chiuso le porte in faccia.