La campionessa di ginnastica Simone Biles abbandona le Olimpiadi: i motivi
I demoni mentali, alla fine, hanno battuto Simone Biles: la campionessa statunitense racconta tutto il suo dramma
Un vero dramma quello che ha colpito la campionessa di ginnastica artistica statunitense Simone Biles. Ieri, durante la gara a squadre di ginnastica alla olimpiadi di Tokyo 2020, la pluricampionessa mondiale e olimpica si è ritirata ed ha costretto lo staff degli USA a sostituirla. Inizialmente si era parlato di un problema fisico, ma al termine della gara, la ginnasta si è diretta verso i giornalisti ed ha raccontato la verità. Una verità molto dolorosa.
Simone Biles si è ritirata dalla finale a squadre per un problema medico. Sarà valutata quotidianamente per rilasciare l’autorizzazione medica per le future competizioni
Erano state queste le parole scritte dalla federazione statunitense, qualche istante dopo che la Biles aveva abbandonato il palazzetto dello sport nel bel mezzo della gara a squadre di ginnastica artistica.
Tutti convinti che a fermare la più forte ginnasta di tutti i tempi fosse stato appunto un problema fisico. Si pensava che lo stesso motivo avesse causato anche il grave errore al volteggio di pochi minuti prima.
Ma a fine gara, dopo aver cercato di metabolizzare ciò che era accaduto, Simone Biles si è diretta in zona stampa ed ha raccontato a cuore aperto tutti i suoi problemi. Problemi che vanno ben oltre il dolore ad una caviglia.
I demoni mentali di Simone Biles
I giornalisti della NBC, che avevano avuto un veloce colloquio con l’allenatore di Simone, avevano già iniziato a parlare di un “problema mentale“.
Tesi poi confermata dalla stessa atleta. Lo stress da competizione, alla fine, ha avuto la meglio su quella che molto probabilmente è considerata la più grande di tutti i tempi in questo sport.
Lei d’altronde lo aveva detto: “Non appena salgo in pedana siamo solo io e la mia testa. E lì ci sono demoni con cui mi confronto da troppo tempo.“
Questa notte avrebbe dovuto partecipare alla finale individuale. L’obbiettivo era quello di conquistare un’ennesima medaglia d’oro. Ma anche in questo caso non ce l’ha fatta. Ha detto ufficialmente addio alla sua carriera, visto che quella di Tokyo sarebbe stata comunque la sua ultima Olimpiade.
Una fragilità quella di Simone, che si è messa a nudo davanti al mondo intero. Un mondo che in gran parte era convinto di una sorta di invincibilità di qualcuno che prima di essere atleta, è prima di tutto una donna ed una persona come tutte le altre.
Molto umano e commovente il messaggio che Pau Gasol, ex campione dell’NBA, ha pubblicato sui suoi canali social:
Tutto il mio supporto a Simone Biles. La salute mentale è una componente chiave per stare bene e DEVE essere sempre una priorità. Abbiamo bisogno che lo sport si focalizzi di più sul benessere emozionale e mentale. Grazie per aver usato la tua piattaforma, sei una vera campionessa!
Grande uomo Gasol, oltre che campione, che già quando capitò la tragedia di Kobe Bryant e Gianna, dimostrò una vicinanza incredibile a Vanessa e le altre figlie di Black Mamba.