La compagna Francesca Della Valle commenta così la triste notizia della morte del noto attore Lando Buzzanca
"Non mi fermerò", le parole della compagna Francesca Della Valle, dopo la notizia della morte del noto attore Lando Buzzanca
“Io non mi fermo, la verità verrà fuori”, con queste parole la compagna di Lando Buzzanca commenta la triste notizia arrivata ieri. L’attore si è spento per sempre, all’età di 87 anni, mentre era ricoverato nell’Hospice del Gemelli Medical Center-GMC.
“Si è realizzato ciò che avevo previsto e dichiarato, nessuno è intervenuto”. Francesca Della Valle ha più volte denunciato, attraverso i social, quanto stava accadendo al suo compagno.
Dopo una caduta, Lando Buzzanca è stato portato in una Rsa per 11 mesi. In seguito è stato ricoverato in al policlinico Agostino Gemelli, dove secondo la denuncia del suo medico e della stessa compagna, lo avrebbero curato per denutrizione e piaghe da decubito.
Francesca, in questo ultimo anno, ha più volte dichiarato che nessuno le ha permesso di vedere Lando Buzzanca, incolpando la legge 6/04. Dal 1 dicembre, era stato trasferito in un hospice e ieri, è arrivata la tristissima notizia della sua dipartita, che ha sconvolto il mondo dello spettacolo.
Chi dice di proteggere Lando, dovrebbe guardarsi allo specchio perché, grazie all’applicazione della legge 6/04, vedrebbe l’aguzzino che lo sta condannando a morte. Liberatelo prima che sia troppo tardi.
Le parole del medico di fiducia di Lando Buzzanca
Anche Fulvio Tomaselli, il medico di fiducia dell’attore, aveva denunciato le condizioni del suo paziente, definendolo oramai un’ombra di se stesso, sfinito e rannicchiato nel suo letto.
Dopo le dichiarazioni di entrambi, era intervenuto Massimiliano Buzzanca, figlio dell’attore. L’uomo aveva minacciato denunce e parlato di perdita di lucidità e demenza senile.
Francesca Della Valle continua a battersi per quella che lei definisce la verità e a raccontare sui social quanto sarebbe accaduto al suo compagno, glielo deve, come ripete sempre e lo deve a tutte le vittime di quella legge.
Lando aveva una afasia peggiorata dall’isolamento imposto dal suo amministratore di sostegno e dalla mancanza di logopedia. La documentazione su come fosse a dicembre 2021 e dopo 7 mesi di Rsa, è nelle mani della Repubblica di Roma.