La disperazione ed il racconto del compagno di Laura Porta, la donna incinta di otto mesi, morta per un malore improvviso
Laura Porta, morta a 37 anni a causa di un malore improvviso, il racconto straziante del compagno Antonio
Per i familiari di Laura Porta questo è il giorno del dolore, perché oggi si terrà il primo funerale nella città di Pistoia, dove viveva ed il secondo domani a Nuoro, dove era nata e cresciuta. Il suo bambino, nato con un cesareo d’urgenza, ora sta lottando per la sua vita, all’ospedale Meyer di Firenze.
Il compagno Antonio Fasano, che lavora come guardia carceraria, intervistato dal quotidiano locale, La Nazione ha voluto parlare della donna scomparsa davvero troppo presto. L’uomo su Laura ha detto:
Mio figlio Andrea assomiglia a sua madre, è bello come lei. Non c’è stato un giorno in questi otto mesi, in cui non abbiamo dedicato una carezza o un pensiero a quel pancino che cresceva. Laura ha avuto una gravidanza normale, non aveva nessun problema. Era una persona generosa, più di ogni cosa amava dare agli altri, era la sua missione.
Andrea è stato il suo ultimo dono, e non solo, perché i suoi organi sono stati espiantati. Ci siamo conosciuti ed innamorati, ed ora aspettavamo Andrea. Aveva vinto il concorso della Asl ed a breve avrebbe avuto il suo lavoro. Tutto nella nostra vita si stava realizzando. Avremmo cresciuto questo figlio, con tutto l’amore del mondo.
Il racconto del compagno di Laura Porta, dopo il suo decesso
Nella giornata di domenica 18 febbraio, la donna era nella sua abitazione di Pistoia. Sembrava stare bene, ma all’improvviso ha accusato un malore. Antonio si è presto reso conto che la situazione era grave ed ha chiesto il tempestivo intervento dei sanitari. Questi ultimi l’hanno trasportata d’urgenza all’ospedale San Jacopo.
Qui hanno deciso di sottoporla ad un cesareo d’urgenza. Per il piccolo Andrea hanno disposto il ricovero al Meyer ed ora sta lottando per la sua vita. La mamma purtroppo, solo poche ore dopo il suo arrivo, non ce l’ha fatta. I medici non hanno avuto altra scelta che constatare il suo decesso. Il compagno Antonio, nel concludere quell’intervista ha detto:
Di Laura ho mille ricordi meravigliosi. Mi ripeteva sempre che non bisogna mai smettere di credere nei sogni, ed è quello che farò. Ora il mio pensiero va ad Andrea: i medici dell’ospedale Meyer stanno facendo di tutto per lui, lo stanno coccolando. In quei momenti, non pensi ad altro, la forza di viene da dentro, pensi solo a quello che devi fare: salvare una vita.