La madre di Andrea Papi si pronuncia sull’ordinanza per l’abbattimento dell’orsa
Nonostante il suo dolore, la madre di Andrea Papi ha scritto una lunga lettera, per esporre il suo pensiero sull'abbattimento di Jj4
La madre di Andrea Papi si è pronunciata riguardo l’ordinanza pr l’abbattimento di Jj4, l’orsa che ha aggredito il figlio.
Nonostante il grande dolore per la perdita del suo ragazzo, Franca Ghirardini ha deciso di scrivere una lunga lettera per esporre il suo punto di vista. Abbattere l’orsa, non le ridarà indietro suo figlio.
Come madre non posso accettare una morte così orribile, ma voglio chiarire una cosa: la colpa non è di mio figlio e neanche dell’orso. La colpa va ricercata nella cattiva gestione fatta da chi ha diretto, nel tempo, il progetto Life Ursus, che ormai è sfuggito di mano. L’abbattimento dell’orso non mi ridarà Andrea.
Non hanno tenuto conto e valutato la crescita del numero degli orsi rispetto al territorio per la mancanza di tutela e prevenzione ci devono essere dei responsabili, che non possono passarla liscia. Chiedo a tutti i Comuni del Trentino e alle amministrazioni di starci vicino, come atto dovuto, perché Andrea potrebbe essere stato l’Andrea di tutti, di tutte le comunità, il figlio di tutti. Mi auguro che il governo, lo Stato e il presidente del Consiglio ci aiutino raccogliendo questo che è l’urlo di dolore di una madre.
Parole che hanno commosso tutti, in particolar modo l’associazione Enpa, che ha voluto commentare, ringraziando la madre di Andrea Papi.
La donna non incolpa Jj4, un animale che ha agito seguendo il suo istinto, forse per difendere i suoi cuccioli. Ma punta il dito contro chi non ha gestito la situazione prima di avere una persona sulla coscienza. E chiede a queste persone di assumersi ora la dovuta responsabilità. Perché al posto di Andrea avrebbe potuto esserci il figlio di una qualsiasi altra madre.
Le parole dell’Enpa dopo la lettera della madre di Andrea Papi
L’Enpa si è detta commossa dalle parole della madre di Andrea Papi e l’ha ringraziata, lanciando un nuovo appello sull’ordinanza per l’abbattimento dell’orsa.
L’associazione chiede a Fugatti, il presidente della provincia di Trento che ha firmato l’ordinanza, di fare un passo indietro.
Le sue sono parole di dolore e di coraggio, in stridente contrasto con quelle del presidente Fugatti, il quale non ha esitato nello schierarsi in prima linea dalla parte dei fucili e della morte, dimenticando che il resto del Paese è tremendamente scosso e chiede non ci sia vendetta. Gli orsi del Trentino devono poter vivere in pace, da orsi appunto. Ma i residenti devono essere tutelati da una vera politica di prevenzione.
Sono tante le persone che in questi ultimi giorni si sono schierate con le associazioni. Anche la LAV ha già messo al lavoro i propri legali, presentando una proposta formale per un trasferimento di Jj4 in un santuario protetto. E si è già preparata a un’accusa per “uccisione di animale non necessitata”.