La mamma di Ciccio e Tore chiede la riapertura delle indagini: “Li hanno fatti tacere”
Oggi, gli amichetti di Ciccio e Tore sono diventati degli adulti. I genitori dei due fratellini chiedono la riapertura delle indagini
Dopo un primo appello di papà Filippo, è arrivato anche quello della mamma di Ciccio e Tore.
La loro storia ha segnato la cronaca italiana. Tutti ricordano i due bambini scomparsi mentre si trovavano fuori a giocare con i loro amichetti, l’arresto del loro papà Filippo, poi scagionato e risarcito per detenzione ingiusta e il ritrovamento dei due corpi senza vita, due anni dopo, in una cisterna.
La mamma e il papà di Ciccio e Tore, nonostante siano trascorsi 16 lunghi anni, continuano ad essere convinti che i loro bambini abbiano perso la vita a seguito di un gesto di coraggio. Un gioco tra bambini, finito nel peggiore dei modi. E sono convinti che quei coetanei abbiano visto cosa sia realmente accaduto.
Oggi sono degli adulti e si appellano alla loro coscienza, chiedendogli di raccontare la verità. Hanno il diritto di sapere cosa è accaduto ai due bambini. Oggi, non sarebbero più imputabili.
Le parole della mamma di Ciccio e Tore dopo l’appello di papà Filippo
Fu molto più di una prova di coraggio. I miei figli furono istigati da qualcuno ad andare nella Casa delle cento stanze. Da soli non si sarebbero mai avvicinati, anche perché era un posto che non frequentavano. Sono sicura che con loro ci fossero altri ragazzi, che sapevano dov’erano finiti e non hanno mai voluto parlare. Ciccio e Tore potrebbero essere stati vittime di omicidio, per questo a breve presenteremo un’istanza per chiedere la riapertura delle indagini sulla loro morte.
La donna ha sottolineato le troppe incongruenze nei racconti degli amichetti di Ciccio e Tore. Oggi hanno tutti circa 30 anni e qualcuno di loro è diventato anche papà.
Il caso è stato archiviato e le richieste dei due genitori negli anni sono sempre state rifiutate. I ricordi di quelli che all’epoca erano solo dei bambini, dopo 16 anni, potrebbero non essere più attendibili.
È evidente che con Ciccio e Tore ci fosse qualcuno che non ha mai voluto dire nulla. Ragazzini che hanno taciuto e adulti che li hanno convinti a non parlare.
L’autopsia ha rivelato che il fratello maggiore, Ciccio, ha perso la vita sul colpo, mentre il minore, Tore, è deceduto di stenti qualche giorno dopo.
Francesco purtroppo morì sul colpo, ma forse Salvatore sarebbe ancora vivo se qualcuno avesse chiamato subito i soccorsi. E io avrei con me almeno uno dei miei figli. Questo pensiero non mi dà pace ancora oggi.