La piccola Diana era un ostacolo alla vita per Alessia Pifferi
Non l'aveva mai voluta, era un ostacolo alla vita che lei voleva vivere e così Alessia Pifferi ha abbandonato la piccola Diana
Un ostacolo alla vita che voleva vivere, una figlia non cercata e arrivata all’improvviso. Questo era la piccola Diana per sua madre, Alessia Pifferi di 37 anni.
La donna ha lasciato la figlia da sola, nella loro abitazione di Milano, per sei giorni. Non lo ha detto a nessuno, si è recata in provincia di Bergamo per stare con il suo nuovo compagno. A lui ha raccontato di aver lasciato la bimba al mare con la sorella, ma non era vero.
Diana per sei lunghi giorni è stata costretta a starsene in un lettino da campeggio, con accanto solo un biberon. È morta di fame, si sete, è morta di stenti. Ha sofferto fino all’ultimo respiro, a soli 16 mesi di vita, per colpa di una donna che non la voleva, quella stessa donna che l’ha data alla luce e che avrebbe dovuto amarla e proteggerla da tutto.
Alessia Pifferi sapeva di trovare la figlia morta
“Sapevo che poteva succedere”, queste le agghiaccianti parole di Alessia Pifferi alle autorità. Non era la prima volta che lasciava da sola in casa la piccola Diana. Lo aveva fatto altri due precedenti week-end, ma questa volta la sua fuga si è prolungata fino a sei giorni. E la piccola Diana è morta sola, dopo chissà quante volte ha cercato in lacrime la sua mamma.
Quanto accaduto a Milano ha sconvolto l’intera Italia. Alessia Pifferi è stata arrestata con l’accusa di omicidio premeditato. Nei sei giorni, era anche tornata nella sua città con il nuovo compagno, ma non si era nemmeno degnata di passare per casa, a controllare la bambina.
Al suo rientro, dopo aver visto il cadavere di Diana, ha chiamato una vicina. Sembrerebbe che sia stata proprio quest’ultima a lanciare l’allarme ai soccorsi.
Una vicenda che riporta la mente all’omicidio della piccola Elena Del Pozzo, brutalmente uccisa dalla madre.