La replica dell’ospedale dopo la denuncia presentata dai familiari di Federica Tarallo
Federica Tarallo morta a 5 giorni dal parto d'urgenza: la replica dell'ospedale dopo la denuncia della famiglia
Sarà solo l’autopsia e gli ulteriori accertamenti disposti dalla Procura a dare delle risposte ai familiari di Federica Tarallo, la 27enne entrata in coma dopo il parto e deceduta cinque giorni dopo. Per tutti loro sono giorni di grande strazio e tristezza, visto che la piccola non potrà mai conoscere la mamma.
I parenti della donna ora chiedono solo che venga fuori la verità e che se necessario, venga fatta giustizia. Vogliono chiarire come si sono svolti i fatti dal ricovero della donna.
Federica era incinta al settimo mese di gravidanza, ma poco tempo prima aveva perso tramite aborto spontaneo due gemellini. Infatti parlava spesso sui social del dolore che stava vivendo.
Alla fine era arrivata la gioia con questa seconda gravidanza. La donna non vedeva l’ora di poter stringere la sua bimba tra le braccia. Però lo scorso giovedì 23 marzo ha iniziato a stare male e così i familiari l’hanno trasportata d’urgenza all’ospedale Ingrassia, di Palermo.
Vista la gravità della situazione, hanno deciso di sottoporla ad un cesareo d’urgenza. Hanno fatto nascere la piccola prematuramente, ma la mamma poco dopo è entrata in coma e da qui, hanno disposto il suo ricovero a Villa Sofia. Però è proprio qui che mercoledì 29 marzo, ha esalato il suo ultimo respiro.
La replica dell’ospedale per il decesso di Federica Tarallo
I parenti della donna al momento sconvolti dalla perdita, hanno deciso di presentare una denuncia in Procura. Lo scopo è quello di ricostruire come si sono svolti i fatti e soprattutto se i medici avrebbero potuto fare qualcosa in più per salvare la giovane.
Vogliono solo che gli inquirenti possano ricostruire con esattezza ciò che è successo. Nel frattempo hanno già trasferito il corpo nell’obitorio del Policlinico di Palermo, dove potranno eseguire l’esame. In una nota l’ospedale hanno detto:
Il quadro clinico era di estrema complessità e, nonostante l’impegno dei medici si è, purtroppo, imprevisto, imprevedibile e di estrema gravità.
A seguito del quale la paziente è stata trasferita alla Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Villa Sofia-Cervello dove ha ricevuto le successive cure.