“La sua storia nel cuore di tante persone!” Il dolore della nonna di Giulia Cecchettin
La nonna di Giulia Cecchettin, ha voluto rompere il silenzio e parlare della sua nipotina, morta per mano del suo ex fidanzato
Si chiama Carla Gatto ed è la nonna 75enne di Giulia Cecchettin. In questi ultimi giorni, nonostante la perdita, ha deciso di presentare il suo nuovo libro “Emma”, dedicato appunta alla nuora scomparsa circa un anno fa, per un brutto male.
In questa occasione intervistata da Il Corriere della Sera, ha voluto parlare anche del dolore e dello strazio che sta vivendo, per la perdita della sua nipotina di appena 22 anni. I familiari ora sono chiusi nel silenzio. La signora ha dichiarato:
Giulia è diventata la figlia di tutti. Ma è giusto così, la sua storia è arrivata al cuore di tantissime persone. Questo libro ho iniziato a scriverlo durante il Covid, poi ho deciso di dedicarlo a mia nuora, mancata circa un anno fa. Il prossimo lo dedicherò a Giulia.
Giulia però non è Emma, per lei non c’è stato un lieto fine e ora abbiamo un dolore devastante da affrontare. La nostra bambina non meritava un finale così crudele. Mi manca tutto. Lei era meravigliosa.
Aveva sempre il sorriso. Amava il disegno, i fumetti. Una vena artistica che forse aveva preso da me, dipingere è una delle mie passioni. Mi mostrava le sue creazioni e mi parlava di questo corso. Era contenta di laurearsi. ‘Mi piace tantissimo fare disegni, perché mi dà libertà’, mi diceva. E invece, è riuscita a seguire solo due lezioni.
La nonna di Giulia Cecchettin, ha deciso di parlare anche di ciò che prova per Filippo Turetta
Il 22enne accusato del suo delitto, dopo una fuga durata circa 7 giorni, ora si trova in arresto a Verona. Nonna Carla nel parlare di lui, ha detto:
In questo momento non so cosa provo. Sentire un sentimento di rabbia è inevitabile. Provare odio però, non è utile a nessuno. L’odio ci logora dentro.
Dei suoi genitori non voglio parlare, voglio parlare solo di Giulia. Lei era il nostro sole. Aveva una vita piena di cose belle davanti a sé. Quella sera si è fidata, ed ora non c’è più…