L’altra donna di Alessandro Impagnatiello rivela agli inquirenti cosa voleva fare Giulia dopo il loro incontro: “Non glielo avrebbe fatto vedere”
La collega di Alessandro Impagnatiello è stata ascoltata dagli inquirenti e ha raccontato dell'incontro con Giulia Tramontano
Tra le testimonianze più importanti sul caso di Giulia Tramontano, c’è quella della collega di Alessandro Impagnatiello. È stata una delle ultime persone ad aver visto la vittima.
La ragazza di 23 anni aveva una relazione con Alessandro Impagnatiello e così come Giulia Tramontano, ha scoperto di essere stata manipolata e di tutte quelle bugie che l’uomo le ha detto per un anno. Le aveva parlato di quella ragazza di 29 anni incinta, come di una folle che non lo lasciava stare e le aveva assicurato che quel figlio non fosse suo. Impagnatiello aveva perfino falsificato un test del Dna.
Ma presto le due si sono confrontate e hanno fatto cadere il suo castello di bugie. L’uomo aveva due relazioni, quella con la sua compagna che proseguiva da più di due anni, con la quale conviveva e dalla quale aspettava un figlio. E quella con una collega italo-inglese di 23 anni, che frequentava da un anno e che aveva conosciuto sul posto di lavoro.
Le due vittime di Impagnatiello si sono incontrate e si sono confrontate. Hanno trovato solidarietà l’una nell’altra, tanto che la 23enne aveva perfino proposto a Giulia di dormire da lei, così che non sarebbe dovuta tornare in quella casa.
Giulia mi ha detto che lui non avrebbe mai visto il figlio e che a lei interessava solo il bimbo e la sua salute. Non sapeva ancora se si sarebbe recata a Napoli dai suoi genitori, ma sicuramente non voleva più vedere Alessandro. Mi ha detto che sarebbe tornata a Senago solo per parlare con lui e lasciarlo.
Dopo quell’incontro, la 23enne ha continuato a chiedere a Giulia come stesse e se fosse tutto ok. È stata la prima a capire che qualcosa non andava quando la ragazza ha smesso di rispondere ai suoi messaggi. Ha chiesto informazioni ad Alessandro, ma si comportava in modo strano e agitato, dandole risposte evasive su dove si trovasse Giulia Tramontano.
È stata proprio lei la prima ad avere dei sospetti e puntare il dito contro il 30enne. Dopo il delitto, Impagnatiello si è presentato sotto casa sua, era finalmente libero, ma la ragazza si è rifiutata di vederlo. Un’interrogativo sorge spontaneo: se gli avesse aperto, sarebbe stata la terza vittima?