L’amico di Chiara Gualzetti avrebbe voluto ucciderla prima di domenica
Nuovi scabrosi dettagli sulla morte di Chiara Gualzetti: l'amico avrebbe voluto ucciderla anche prima di domenica
L’Italia intera è ancora scossa per la morte di Chiara Gualzetti, la giovane di soli 16 anni uccisa domenica scorsa a Monteveglio da un suo coetaneo. È scossa soprattutto per i dettagli che continuano ad uscire in questi giorni, legati alla confessione del ragazzo che ha stroncato così brutalmente la vita di una ragazza nemmeno maggiorenne. Durante l’interrogatorio di fronte al gip del Tribunale dei minori di Bologna, il ragazzo ha ammesso che aveva pensato di ucciderla anche qualche giorno prima, ma che aveva dovuto desistere.
Una passeggiata con un amico, così era iniziata quella domenica per la giovane Chiara. Non poteva immaginare che quel ragazzo l’avrebbe uccisa con così tanta crudeltà a poche centinaia di metri da casa sua.
I genitori della vittima hanno lanciato l’allarme nel pomeriggio di domenica, quando si sono accorti che la loro figlia era scomparsa e non rispondeva al telefono. Sempre i genitori hanno indirizzato gli inquirenti verso quel ragazzo che le aveva dato appuntamento domenica.
Il fermo del giovane è stato effettuato lunedì notte. In casa sua è stato anche rinvenuto il coltello con il quale ha commesso il delitto.
Poi, la confessione. Il giovane ha ammesso di aver commesso il fatto, di aver fatto tutto da solo. Dettagli, quelli forniti dell’omicida, molto chiari per quanto riguarda la dinamica, meno limpidi per quanto riguarda, invece, il movente.
Negli interrogatori ha raccontato di aver agito perché spinto da una voce interiore. Un’entità superiore che lo ha guidato ad uccidere Chiara.
L’omicida di Chiara Gualzetti voleva agire prima
Luigi Martello, gip del tribunale per i minorenni di Bologna, nell’ordinanza con cui ha convalidato il fermo, rilasciata poi anche all’agenzia Adnkronos, ha scritto che il 16enne non avrebbe mostrato segni di pentimento.
Anzi, pare che durante uno dei colloqui con gli inquirenti, il giovane abbia raccontato di aver avuto in mente di ucciderla anche diversi giorni prima di domenica.
Un piano che però aveva dovuto rimandare, perché in diverse occasioni c’erano presenti anche altre persone.
Al momento, dunque, non cambia la misura cautelare presa nei confronti del ragazzo, che resterà in carcere fino a nuove disposizioni. L’avvocato difensore del ragazzo, intanto, ha dichiarato:
Adesso possiamo scegliere se fare il Riesame o ricorrere in Cassazione, stiamo valutando. È possibile andare in Cassazione sia per la convalida del fermo che per la misura, oppure è possibile rivolgersi al Riesame solo per la misura.