L’appello dell’associazione Penelope su Nazia Shaheen, la madre di Saman Abbas
"Arrestate Nazia, è lei che l'ha fatta ritornare a casa e l'ha consegnata ai suoi carnefici". La madre di Saman Abbas è ancora latitante
L’associazione Penelope, da sempre parte civile nel processo di Saman Abbas, ha lanciato un appello molto importante.
Arrestate la madre lei ha decretato la fine. Scherzava con la figlia poco prima di accompagnarla dai suoi carnefici. Noi ci aspettiamo che ci sia anche la mamma, che dal punto di vista della nostra associazione, rappresenta la figura più importante, perché solitamente siamo noi vicini alle mamme che si svegliano ogni mattina chiedendosi dove sono finiti i loro figli. Invece, in questo caso, c’è un video che mostra una mamma che accompagna la figlia verso l’ignoto. Lei l’ha fatta ritornare a casa.
Nazia Shaheen è la madre di Saman Abbas, al momento l’unica latitante tra i cinque indagati per il suo presunto delitto. Si parla ancora di presunto, in attesa degli esami sui resti umani ritrovati vicino a un casolare a Novellara.
Lo zio Danish, colui che secondo le indiscrezioni avrebbe indicato il punto del ritrovamento, i due cugini e il padre Shabbar Abass, sono stati presi in custodia. Quest’ultimo è stato fermato pochi giorni fa in Pakistan e avrebbe rivelato alle autorità, che la moglie sarebbe tornata in Europa.
Il caso di Saman Abbas vicino a una svolta
La storia della diciottenne pakistana, ha segnato la cronaca italiana. Una ragazza che si era innamorata e che non voleva cedere all’obbligo del matrimonio combinato dalla sua famiglia. Un disonore per la sua cultura, che secondo l’accusa, avrebbe scatenato l’ira dei suoi genitori.
In un video nelle mani degli inquirenti, si vedono la mamma e il padre che la accompagnano tra la boscaglia, verso lo zio Danish. Le successive immagini, mostrano Nazia e Shabbar tornare verso casa senza di lei.
È passato un anno e mezzo dal giorno della scomparsa e pochi giorni fa, le autorità hanno ritrovato dei resti umani. Il procuratore capo ha spiegato che ora si dovrà procedere con un incidente probatorio urgente, con il consenso della Corte d’Assise, poiché c’è in corso un processo penale.
Non sarà facile recuperare i resti, si trovano ancora interrati e in un punto situato vicino ad un edificio pericolante. La probabilità che si tratti proprio di Saman Abbas, è molto alta.
Saman aveva fatto denuncia di smarrimento dei suoi documenti, per cui non aveva alcun motivo per rientrare a casa. Lo ha fatto per la sua mamma. E lei, parlando con l’altro figlio, voleva convincerlo a desistere da ogni collaborazione. Noi vogliamo Nazia.