Lascia la tv in casa accesa per giorni, dopo due settimane arriva una terribile scoperta
La tv era ancora accesa quando i vigili del fuoco lo hanno trovato: era deceduto da diversi giorni
Lonato del Garda, provincia di Brescia, è il teatro dell’ennesima tragedia della solitudine. Giovedì mattina, 10 ottobre, i vigili del fuoco hanno rinvenuto il cadavere di un uomo di 68 anni all’interno della sua abitazione. Giaceva senza vita sul divano, ormai morto da giorni. Un dramma che mette in luce, ancora una volta, la condizioni di abbandono che spesso avvolge gli anziani.
Erano passate quasi due settimane dall’ultima volta che qualcuno aveva sentito il 68enne. Né l’ex moglie né la nuora erano riuscite a mettersi in contatto con lui e hanno deciso di recarsi personalmente alla sua abitazione. Già dall’esterno, la situazione appariva sospetta: la televisione era ancora accesa, ma nessuno rispondeva ai ripetuti tentativi di suonare il campanello o bussare alla porta. Quello che le due donne percepivano era un odore inquietante provenire dall’interno dell’appartamento. Un campanello d’allarme che ha portato a chiamare il 112.
All’arrivo dei vigili del fuoco, è stato necessario sfondare la porta per accedere all’abitazione. Dentro, il tempo sembrava essersi fermato: la casa deserta, la TV a riempire il vuoto e, sul divano, il corpo ormai esanime del 68enne. Era lì da giorni, senza che nessuno se ne accorgesse. A nulla sono valsi i soccorsi, intervenuti con un’ambulanza, chiamata per un eventuale supporto: l’uomo era già deceduto da tempo.
Non ci sono segni di effrazione sulla porta né tracce di violenza sul corpo dell’uomo. I rilievi eseguiti dai carabinieri di Desenzano, intervenuti sul posto, confermano che l’uomo è morto in solitudine.
La solitudine degli anziani: una piaga silenziosa
È un triste copione che si ripete con troppa frequenza. L’anziano viveva da solo e, a quanto pare, non aveva un rapporto costante con i familiari. Due settimane di silenzio non hanno destato sospetti immediati, segno forse di quella distanza che spesso separa le persone che in teoria dovrebbero essere più vicine. E così, quando l’allarme è stato finalmente lanciato, era ormai troppo tardi.
Il caso di Lonato del Garda è solo l’ultimo di una lunga serie di tragedie che vedono protagonisti gli anziani, spesso dimenticati dalla società e dalle stesse famiglie. Queste vite che si spengono in silenzio ci ricordano quanto la solitudine sia un male insidioso, capace di uccidere lentamente. In Italia, il fenomeno degli anziani lasciati da soli è in costante crescita: migliaia di persone vivono senza una rete di sostegno familiare o sociale adeguata. Molti di loro non vedono nessuno per giorni, settimane, a volte anche mesi.
La salma del 68enne è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Desenzano, dove verranno svolti ulteriori accertamenti medico-legali. Ma la verità è già chiara: il colpevole è l’ineluttabile passare del tempo in un appartamento chiuso al mondo degli affetti.