L’assassino di Sharon Verzeni confessa il terribile omicidio: “L’ho fatto perché..”
Un lavoro lungo e meticoloso che ha portato al risultato che speravamo ormai tutti, in primis la famiglia di Sharon Verzeni.
Quella corsa folle in bici, contromano. L’elemento più sospetto di quella assurda notte. Svolta clamorosa nel caso dell’omicidio di Sharon Verzeni che sta lasciando tutti senza parole. Non solo ci sarebbe un arrestato ma sarebbe stata ottenuta, praticamente subito, una confessione.
Il trentenne di origini marocchine che guidava quella bici, arrestato con l’accusa di aver colpito più volte con un coltello Sharon Verzeni, avrebbe ammesso il delitto. Dopo circa un mese di ricerche e indagini su ogni fronte finalmente sembra essere arrivata la fine dell’incognita.
Si è andati dai test del DNA a tutti gli abitanti della zona dell’omicidio di Sharon Verzeni alla visione di ore e ore di riprese delle decine di telecamere nelle strade limitrofe. È stato un mese carico di domande, interrogativi praticamente su tutti. Prima il compagno, le dinamiche in famiglia, i colleghi a lavoro, poi i conti bancari e persino clienti sporadici del bar dove lavorava Sharon Verzeni. Si è parlato per una settimana anche di delinquenti e spacciatori come possibili soggetti coinvolti. Molti di questi elementi erano stati un grande bluff?
Il giovane arrestato, interrogato dai carabinieri, avrebbe dichiarato di non conoscere la 33enne e di averla uccisa nella notte tra il 29 e il 30 luglio scorso in via Castegnate a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, senza alcun motivo.
L’arrestato avrebbe anche aggiunto di essere uscito con l’intenzione precisa di “eliminare qualcuno”. La sua identificazione è stata possibile grazie alla marca della bicicletta usata per la fuga e agli abiti che indossava. Un lavoro lungo e meticoloso che ha portato al risultato che speravamo ormai tutti, in primis la famiglia di Sharon Verzeni.
I carabinieri lo hanno rintracciato e arrestato in un’abitazione nel Bergamasco. Anche gli inquirenti ritengono che il gesto sia stato compiuto senza un movente specifico. Il trentenne non sembra avere legami con il mondo dello spaccio e non ha tentato di rapinare o molestare sessualmente Sharon Verzeni. Sebbene abbia precedenti per aggressione, non è coinvolto in attività criminali.
L’uomo arrestato che ha confessato è lo stesso che le telecamere di sorveglianza hanno ripreso mentre si allontanava in bicicletta da via Castegnate la notte del 30 luglio. In quella strada, alle 00:52, Sharon Verzeni è stata accoltellata quattro volte. La donna si trovava fuori per una passeggiata notturna quando è stata brutalmente colpita alle spalle.