L’attaccante della Fiorentina, Danila Zazzera racconta di come Davide Astori sia stato fondamentale per lei
Dopo aver subito un'operazione a cuore aperto, Danila Zazzera è tornata a fare quello che ama di più al mondo
Una passione, quella della giovane attaccante della squadra femminile della Fiorentina, Danila Zazzera, capace di superare qualsiasi ostacolo la vita le abbia messo davanti. E un cuore grande, quello che batte e continuerà a battere ancor più forte nel suo petto. Ad aiutarla a superare la delicata operazione che ha subito, a detta sua, è stato anche l’indimenticato ex capitano viola Davide Astori.
Il calcio femminile spopola sempre di più nel nostro paese e in tutto il mondo. Con esso cresce anche l’interesse delle ragazze che, con infinita passione, praticano questo sport che diventa tutta la loro vita.
Tra quelle diventate famose nell’ultimo periodo, c’è anche Danila, anche se non lo ha fatto per meriti prettamente sportivi.
La passione più grande della sua vita, quella per il calcio, è stata messa a serio pericolo quando i medici le hanno diagnosticato una piccola anomalia alla coronaria destra del suo cuore.
Per risolvere l’anomalia è stato necessario sottoporsi ad un delicato intervento a cuore aperto lo scorso 8 ottobre.
La bomber della Fiorentina, intervistata da La Gazzetta dello Sport, ha raccontato la sua esperienza e la paura di non poter più giocare a calcio.
Poco dopo l’intervento e la convalescenza necessaria, è arrivata la chiamata tanto attesa. Il dottore le ha confermato che avrebbe potuto continuare a giocare a calcio.
Inutile specificare di come la notizia sia stata accolta con estrema gioia sia dalla ragazza, sia dalla società viola, che ha accolto di nuovo la sua calciatrice simbolo.
Danila Zazzera e il ricordo di Davide Astori
Ai giornalisti del quotidiano sportivo rosa, Danila Zazzera ha raccontato di come Davide Astori sia stato fondamentale nel suo percorso.
Soprattutto nel giorno dell’anniversario della sua morte, mi sono chiesta come mai a lui fosse andata così, mentre a me era stato riservato un altro destino.
È come se lo avessi avuto sempre vicino a me. Fin dalla prima visita, quando nello studio medico, alle spalle del dottore c’era appeso un quadro con una sua foto. La sua storia a ha cambiato la medicina dello sport.