L’autopsia sul corpo di Manuela Petrangeli conferma la prima ipotesi degli inquirenti: cosa ha svelato l’esame
L'autopsia sul cadavere di Manuela Petrangeli ha confermato l'omicidio con due colpi di fucile a canne mozze da parte dell'ex Gianluca Molinaro: il dolore della famiglia
È un quadro devastante quello emerso dall’autopsia condotta all’Istituto di Medicina Legale di Tor Vergata sulla salma di Manuela Petrangeli, la 51enne fisioterapista uccisa a colpi di fucile dal suo ex compagno Gianluca Molinaro. L’esame autoptico ha rivelato che la donna è deceduta in seguito a due proiettili esplosi a breve distanza: il primo ha colpito il braccio, mentre il secondo, letale, ha raggiunto il cuore. Entrambi i colpi detonati da una distanza di circa un metro, confermando l’orrore e la volontarietà del delitto avvenuto in via degli Orseoli.
La tragica vicenda ha sconvolto la famiglia di Manuela, che vive il dolore con dignità e piena fiducia nel lavoro degli inquirenti. L’avvocato Carlo Testa Piccolomini ha sottolineato come le indagini dovranno ricostruire una vicenda con precedenti preoccupanti. Il legale, che insieme alla collega Mascia Cerino, assiste i familiari della vittima ha rilasciato alcune dichiarazioni all’Adnkronos:
“La famiglia è devastata dal dolore, un dolore che vive con dignità, e ha piena fiducia nel lavoro degli inquirenti che stanno svolgendo le indagini”.
Gianluca Molinaro, autore del delitto, si avvale della facoltà di non rispondere durante l’udienza di convalida del fermo di questa mattina nel carcere di Regina Coeli. Molinaro, con precedenti penali e difeso dall’avvocato Eleonora Nicla Moiraghi, si era costituito presso una caserma dei carabinieri subito dopo l’omicidio. Aveva consegnato il fucile a canne mozze utilizzato per il terribile gesto.
L’avvocato Moiraghi ad Agenzia Nova ha dichiarato:
“Al termine dell’udienza il Gip ha riservato la decisione, per cui siamo in attesa del deposito del provvedimento con cui decide sulla convalida del fermo e contestualmente sull’applicazione della misura cautelare formulata dalla Procura”
Da questo momento il Gip può sciogliere la riserva entro 48 ore. Le accuse contestate a Molinaro dai Pm del pool antiviolenza, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, sono di omicidio aggravato e detenzione abusiva di armi. La comunità attende l’evolversi delle indagini e la decisione del Gip, nella speranza che sia fatta giustizia per il femminicidio di Manuela Petrangeli.
Leggi anche: “Maledetto…” Il dolore e lo strazio della madre di Manuela Petrangeli e le nuove ipotesi degli inquirenti