Le dichiarazioni di Giuseppe Passariello
Jolanda, la neonata di otto mesi morta in ospedale, ricoperta di lividi. Suo padre ha parlato, durante l'interrogatorio.
Ormai non si parla d’altro che della sua morte. Tutti pretendono giustizia e tutti vogliono sapere la verità. La piccola Jolanda, aveva soltanto otto mesi. E’ arrivata all’ospedale Umberto Primo, di Nocera Inferiore, priva di sensi, tra le braccia di mamma e papà, Imma Monti e Giuseppe Passariello. I medici hanno fatto il possibile, ma la piccola era già morta.
Sul corpicino aveva diversi segni di maltrattamenti, lividi recenti, lividi risalenti a giorni prima e ferite. L’ospedale ha subito allertato le forze dell’ordine.
I due genitori sono stati accusati di omicidio e sottoposti alle dovute indagini. Sono stati lasciati liberi in attesa dell’autopsia e di prove certe, ma Giuseppe è stato scovato vicino alla stazione. Ha dichiarato di essersi recato lì per comprare della droga, ma gli investigatori hanno pensato che stesse cercando di fuggire e lo hanno arrestato. Oggi si trova in carcere.
La mamma è ancora libera, ma sotto indagine. Imma ha confessato che è stato Giuseppe a ridurre in quelle condizioni la loro figlia. Era tornato da quattro mesi, da una struttura per la disintossicazione, dove avrebbe dovuto curarsi, ma da quel momento le cose sono solo peggiorate. La donna ha raccontato che Passariello seviziava spesso Jolanda. La tirava per le guance, la pizzicava, la graffiava con la barba. La faceva piangere fino al punto di farla rimanere senza fiato e se provava ad intervenire, per farlo smettere, picchiava anche lei.
Giuseppe è stato interrogato dalle autorità, che gli hanno dato l’opportunità di confessare, ma l’uomo ha negato ogni accusa.
Ha dichiarato di non aver maltrattato la sua bambina, ma Jolanda aveva dei segni sul suo corpicino, per via di un incidente domestico. La piccola si sarebbe scottata con un piccolo fornello. Giuseppe ha raccontato che quella sera, quando sono andati a dormire, la bambina stava bene. Poco dopo Imma lo avrebbe svegliato, dicendogli che Jolanda non respirava.
Ha poi dichiarato che non si è mai occupato di Jolanda, ci pensava sua madre e lui pensava al loro figlio più grande (affidato adesso ai nonni). La bambina aveva quelle ferite sul corpicino, perché si era scottata con un piccolo fornello, lui avrebbe anche provato ad attenuare il gonfiore con del ghiaccio. Secondo gli investigatori, però, il suo racconto è ancora troppo dubbioso.
Entro i prossimi giorni, saranno pronti gli esiti dell’autopsia, che saranno determinanti, per stabilire la reale causa della morte della bambina. I medici hanno già dichiarato, che la piccola non aveva nessun organo danneggiato e nessuna frattura.