Le linee guida del Governo per centri estivi e attività per bambini
Il Governo ha pubblicato un documento contenente le linee guida per i centri estivi e per tutte le attività con bambini e ragazzi, rivolte agli operatori e ai genitori
Dopo la Fase 2 dell’emergenza sanitaria, è stata disposta la riapertura di diverse attività, che dovranno tener conto un protocollo di sicurezza. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto delle linee guida anche per i centri estivi e per le attività dedicate a bambini ed adolescenti. Tali direttive dovranno essere seguite sia dai bambini stessi, sia dagli operatori e sia dai genitori.
I primi punti del documento, riguardano gli spazi, seguiti dai compiti del gestore e dalla responsabilità del genitore e dei bambini/ragazzi fino ai 14 anni.
I compiti del gestore:
Il gestore dovrà effettuare una manutenzione e dei controlli periodici, dovrà occuparsi della pulizia degli arredi e della supervisione degli spazi. Dovrà controllare sempre lo stato delle attrezzature. Quest’ultime e le superfici più toccate dai bambini, dovranno essere pulite ogni giorno con un detergente neutro.
Tutti i bambini e ragazzi fino a 14 anni dovranno essere accompagnati da un adulto. Obbligatorio l’uso di mascherine dai 3 anni in su. Rispettare almeno un metro tra le persone presenti all’interno dell’area.
I compiti del genitore:
Nel caso in cui si è accompagnatori di un bambino fino a 3 anni, è richiesto l’utilizzo di una carrozzina o di un passeggino. Se il bambino è già in grado di camminare, garantire il controllo diretto da parte dell’adulto che lo accompagna.
Nel caso di bambini o adolescenti con patologie Npi, fragilità o cronicità, garantire la presenza di un adulto accompagnatore e rispettare in ogni caso il distanziamento fisico.
Ogni progetto di attività che viene elaborato dall’operatore, ne richiede la sua assunzione di responsabilità, che andrà condivisa con le famiglie, tenendo presente dell’emergenza sanitaria attualmente in corso.
Ogni progetto deve essere circoscritto sotto fasce di età. È richiesto che tutte le attività vengano svolte all’aperto. È necessario organizzare piccoli gruppi e collocarli in diversi spazi, per svolgere le attività programmate ogni giorno.
Il rapporto tra un operatore e un bambino deve essere esercitato in modo graduato, anche a seconda dell’età dei bambini. Per esempio:
Bambini da 3 a 5 anni, un operatore ogni 5 bambini.
Bambini tra i 6 e gli 11 anni, un operatore ogni 7 bambini.
Ragazzi tra i 12 e i 17 anni, un operatore ogni 10.
Per quanto riguarda le accortezze di igiene e di pulizia: lavare frequentemente le mani in modo non frettoloso, non tossire e starnutire senza una protezione, mantenere il distanziamento fisico di almeno un metro tra le persone presenti nell’area, non toccarsi il viso con le mani.
Prestare una particolare attenzione riguardo l’uso delle mascherine. I materiali devono essere puliti frequentemente, una volta al giorno, così come tutte le superfici che vengono toccate più frequentemente. I bagni devono essere puliti ogni volta che vengono utilizzati, con soluzioni a base di ipoclorito di sodio allo 0,1% di cloro attivo.
Ogni attività deve avere a disposizione, oltre al necessario numero di operatore, operatori supplenti a disposizione in caso di necessità.
Tutti gli operatori dovranno avere una formazione riguardo l’emergenza sanitaria, quindi sull’utilizzo di mascherine e informazioni riguardo le giuste norme igieniche e la sanificazione.
Ogni attività svolta dovrà garantire che un operatore possa occuparsi di un piccolo gruppo di bambini e per ogni cambio di attività, tutti dovranno lavare le mani.
Per quanto riguarda l’accompagnamento e la ripresa dei bambini: è assolutamente vietato creare assembramenti agli ingressi. Ci sarà una programmazione scaglionata per ogni bambino, ogni 5-10 minuti. All’ingresso tutti dovranno lavare le mani, con acqua e sapone o con un gel disinfettante. Dovranno farlo anche tutti gli operatori ad ogni cambio turno.
Il punto di accoglienza deve avvenire all’esterno o comunque lontano dalle aree dove vengono svolte le attività, poiché gli accompagnatori non possono entrare.
In ogni punto di accoglienza deve essere presente una fontana o un lavandino con acqua e sapone, oppure una colonnina con gel igienizzante per le mani di ogni bambino o ragazzo che entrerà all’interno dell’edificio. Stessa cosa dovranno fare all’uscita, prima di essere riconsegnati ai propri genitori.
I gel disinfettanti devono essere posizionati in modo tale da non essere raggiungibili dai bambini più piccoli, onde evitare il pericolo di ingestione.
Il genitore è tenuto ad informare gli operatori di qualunque sintomo del bambino, come febbre, tosse o problemi respiratori. Ogni giorno gli operatori, all’entrata, dovranno misurare la febbre ai bambini, attraverso un attrezzo apposito senza contatto, che andrà igienizzato dopo ogni utilizzo.
Questa procedura dovrà essere effettuata anche su ogni operatore.
Ogni struttura dovrà comunicare tutte le attività che verranno svolte, tutti gli orari, il numero dei bambini iscritti e come organizzerà gli spazi, le modalità di accoglienza, il numero di operatori e tutto quello richiesto dalle linee guida.
Per quanto riguarda i bambini o ragazzi con disabilità, il rapporto con l’operatore è di 1 a 1.
Le aree interne della struttura, vanno arieggiate in modo frequente.
Di seguito, il documento emesso dal governo, in pdf: Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19.