Le sconvolgenti ricerche che Giovanni Padovani ha fatto sul web, prima di uccidere l’ex Alessandra Matteuzzi
Prima del delitto, Giovanni Padovani ha effettuato ricerche sul web: ecco cosa è emerso dalle indagini degli inquirenti
Dopo le note trovate sullo smartphone di Giovanni Padovani, il calciatore 27enne che ha tolto la vita alla sua ex Alessandra Matteuzzi a Bologna, sono emersi altri sconvolgenti dettagli.
L’uomo aveva pianificato ogni dettaglio e aveva trascorso diverso tempo davanti al web, per fare tutte le ricerche necessarie. Probabilmente, Giovanni Padovani si è ispirato ai fatti di cronaca accaduti negli ultimi anni. Le sue ricerche fanno pensare al caso di Carol Maltesi e Davide Fontana o a quello di Antonio De Marco.
Ha cercato su Internet come stordire una persona con una mazza, come colpire una persona per farla svenire, come nascondere un corpo. O ancora, dove andare a vivere con una persona senza vita, come non far urlare una persona…
Giovanni Padovani ha poi cercato ogni informazione su cosa gli sarebbe accaduto e su come avrebbe dovuto affrontare le conseguenze. Dove è più difficile rintracciare un corpo, dove andare a vivere dopo un delitto, la legge italiana in quale paese non conta, le condanne in Italia, si può usare il cellulare in prigione, quante volte si può andare a trovare una persona in prigione, dove non conta la pena di morte.
E, infine, tra le cose peggiori, su una nota nel suo cellulare, una lista dettagliata. L’ex di Alessandra Matteuzzi ha scritto: “Nastro isolante, martello, corda (meglio manette). Fai una chat inventata tra te e lei, dove ti dice di andare a casa sua e portare le manette”.
Alessandra Matteuzzi aveva denunciato il suo ex nel mese di luglio, era diventato geloso, paranoico e ossessionato. La seguiva, la perseguitava, le faceva dispetti come staccarle la luce, metterle lo zucchero nel serbatoio o tagliarle le gomme dell’auto.
Le autorità non hanno nemmeno avuto modo di iniziare le indagini. Il mese successivo, l’ex calciatore 27enne ha aspettato la sua ex sotto la sua abitazione e le ha tolto la vita con calci, pugni e martellate. Poi, ha aspettato le forze dell’ordine e si è fatto arrestare.