Le strazianti urla della madre di Jessica Malaj, sul corpo senza vita di sua figlia
Omicidio di Torremaggiore, le urla strazianti della madre di Jessica Malaj sul corpo della figlia ormai senza vita
Sono giorni di strazio e dolore quelli che i familiari di Jessica Malaj e Massimo De Santis stanno vivendo. Entrambi sono deceduti per mano della furia di Taulant Malaj, perché era convinto che la moglie avesse una relazione con quell’uomo.
Gli agenti al momento stanno lavorando per capire i motivi che hanno spinto il padre di famiglia a compiere un gesto così estremo.
Nel suo primo interrogatorio Taulant, ha spiegato agli agenti che quella notte si era messo a letto con la moglie. Quando all’improvviso quest’ultima ha iniziato a chattare e quando lui ha visto il telefono, ha scoperto che la persona con cui parlava era il vicino di casa.
Così l’uomo è sceso nella palazzina ed ha atteso che Massimo De Santis tornasse a casa dopo aver chiuso il bar. Si è scagliato contro di lui e dopo aver commesso il suo delitto, è tornato nella sua abitazione.
Una volta dentro si è scagliato contro la moglie. Tuttavia, la figlia Jessica nel vedere cosa stava accadendo, si è subito messa in mezzo, per cercare di difendere sua madre, dal padre.
L’uomo però, nonostante avesse sua figlia davanti, non si è affatto fermato. Ha continuato a colpirla con un’arma da cucina, fino purtroppo al suo straziante decesso.
Le urla della madre di Jessica Malaj sul suo corpo
Taulant dopo aver commesso i due delitti, ha preso il suo telefono ed ha iniziato a girare un video. Dalle immagini che sono iniziate a circolare sulle chat di Whatssap, si sente la moglie Tefta urlare: “Che cosa hai fatto? Che cosa hai fatto!”
La madre era china sul corpo senza vita di sua figlia, che aveva solamente 16 anni. La donna ora è ricoverata all’ospedale di Foggia, al suo arrivo era in un evidente stato di shock, per questo i medici hanno dovuto sedarla.
Tuttavia, già nella giornata di lunedì le sue condizioni sembravano essere già migliorate. Però gli stessi dottori hanno sconsigliare agli inquirenti di ascoltarla e dicono che è chiusa nel suo dolore. Forse ancora non riesce a farsene una ragione.