Licata, neonata ricoverata in ospedale per crisi d’astinenza da droga
Licata, neonata appena venuta al mondo ricoverata in ospedale per una crisi d'astinenza da droga: le indagini
Un tragico e terribile episodio è avvenuto lo scorso fine settimana a Licata. Una neonata appena venuta al mondo è stata ricoverata in ospedale, per una crisi d’astinenza da droga. Le sue condizioni al momento risultano essere gravi ma stabili. Per i medici non dovrebbe essere in pericolo di vita.
Una vicenda straziante che ha fatto presto il giro del web. Inoltre, la Procura di Palermo ha deciso di aprire un fascicolo d’indagine per capire cosa fare con la piccola e la sua mamma.
Stando alle informazioni rese note dai media locali, il dramma si è consumato lo scorso fine settimane. Precisamente nel piccolo comune di Licata, in provincia di Agrigento.
La madre purtroppo soffre di tossicodipendenza. Tuttavia, quando la bimba è venuta al mondo i medici si sono resi conto che non stava bene. Aveva sintomi strani e si sono presto allarmati.
Hanno deciso di sottoporla a tutte le analisi del caso ed anche all’esame delle urine. È proprio dai risultati di questi esami che è venuta fuori la triste realtà. La piccola aveva nel sangue un’alta concentrazione di cocaina e cannabinoidi.
Per questo i sanitari le hanno subito diagnosticato una crisi d’astinenza da droghe. Viste le sue condizioni gravi, hanno deciso di trasferirla insieme alla mamma nell’ospedale di San Giovanni di Dio, ad Agrigento.
Le indagini per la neonata ricoverata per crisi d’astinenza
Ovviamente i sanitari hanno allertato in fretta le forze dell’ordine, attivando il protocollo previsto per questi casi. Quest’ultimi coordinati dalla Procura di Palermo, ora stanno indagando sul tragico episodio.
È probabile che i magistrati di turno, in attesa che si concludano tutte le indagini del caso, possano allontanare la piccola da sua madre. C’è la possibilità che la bambina venga affidata ad una struttura protetta.
Questo caso risulta essere molto diverso da quelli registrati negli ultimi mesi nella città di Palermo. I medici hanno ricoverato tanti bambini in overdose, poiché hanno ingerito la droga trovata in giro nelle loro abitazioni.