Liliana Resinovich deceduta per lo spavento quando è stata aggredita: l’ipotesi dei famigliari
L'ipotesi dei famigliari di Liliana sulla sua morte, dopo gli elementi emersi. Ecco cosa pensano
I famigliari della donna scomparsa improvvisamente non hanno dubbi. Liliana Resinovich è deceduta per lo spavento quando è stata aggredita, dopo essere uscita di casa. Le indagini sul suo decesso continuano e gli inquirenti non lasciano non battuta nessuna pista, per dare una spiegazione alla sua misteriosa scomparsa.
La famiglia di Liliana Resinovich crede che possa essersi sentita male quando qualcuno l’ha avvicinata improvvisamente. Un malore che non le ha dato scampo. Chi era lì in quel momento, però, ha messo in scena un finto suicidio. Il corpo della donna è stato trovato solo qualche tempo dopo la denuncia di scomparsa.
A credere a questa ipotesi è la cugina della donna di 63 anni il cui corpo è stato trovato senza vita 20 giorni dopo la scomparsa dalla città di Trieste. Corpo ritrovato in un bosco poco distante dalla casa in cui viveva insieme al marito, Sebastiano Visintin.
Secondo me l’hanno presa da dietro con i sacchetti in testa, forse voleva allontanarsi dalla persona con la quale magari stava litigando in strada, si è spaventata perché le è mancato l’ossigeno e il cuore si è fermato.
Queste le parole della cugina che non ha mai creduto che la parente di 63 anni possa aver deciso volontariamente di togliersi la vita in quel modo. Sul suo corpo non ci sono lesioni evidenti e nemmeno segni di violenze. Secondo l’autopsia il decesso ha avuto luogo per arresto cardiaco.
Liliana Resinovich deceduta per lo spavento: per i famigliari non si è tolta la vita
Nicodemo Gentile, l’avvocato che assiste il fratello di Liliana, Sergio Resinovich, crede a questa versione.
Con ogni probabilità c’è stato un alterco, un momento di discussione energica e Liliana sicuramente è stata strattonata e colpita e poi, anche in ragione di un’aritmia acuta, è morta. Liliana è stata probabilmente conservata chissà dove, poi è stata trasportata. Anche quella posizione dormiente potrebbe farci pensare alla conservazione iniziale in un bagagliaio. E poi in qualche dolina.