Lombardia, prima zona arancione poi non più: l’attacco di Attilio Fontana al Governo
Il governatore della Regione esprime la sua contrarietà all'esecutivo
Quando pareva ormai cosa fatta il riconoscimento della Lombardia a zona arancione, come affermato dalla prima cittadina di Lodi Sara Casanova, il ministro della Salute Roberto Speranza l’aveva prontamente smentita. Poi, però, nella giornata di ieri, è capitato tutto e il contrario di tutto.
Lombardia: ogni requisito per l’allentamento delle restrizioni
Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, aveva dapprima comunicato di aver tenuto un confronto diretto e schietto con il ministro Speranza. Secondo quanto riportava, entrambi condividevano che, secondo il modello delle zone predisposto dal Governo, la Regione avesse ogni requisito per il passaggio da quella rossa a quella arancione. Dopodiché, Fontana aveva concluso spiegando che si erano lasciati con l’impegno di riaggiornarsi molto presto per la data giusta per allentare le misure restrittive.
Tensione da non allentare
Dopo il commento della Casanova, una agenzia di Askanews ha riportato la decisione di Roberto Speranza; il quale avrebbe comunicato ai governatori che nel corso di questa settimana non ci saranno passaggi di fascia delle Regioni. Per giustificare la posizione presa, il ministro ha ribadito che non è il caso di allentare la tensione.
A conferma di ciò, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha diramato una nota ufficiale, in cui dichiara che, nonostante la sua opinione contraria, l’esecutivo intenda mantenere le attuali misure restrittive fino al 3 dicembre e, pertanto, lasciare la Lombardia in zona rossa.
Da due settimane nei parametri
Fontana ha inoltre aggiunto che nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) sono presenti automatismi secondo cui, da due settimane, la Lombardia sarebbe pienamente nei parametri previsti per il passaggio in zona arancione.
Lombardia: sacrifici ignorati
Quindi Fontana ha ribadito di aver segnalato al Governo che, così come gli automatismi si applicano in senso negativo, gli stessi andrebbero attuati nel momento in cui la situazione migliora. Infine, il governatore ha concluso che restare in zona rossa significa non fotografare la realtà dei fatti e ignorare i notevoli sacrifici dei lombardi.